Gran finale per la 17. edizione de Il volo del jazz di Circolo Controtempo sabato 4 dicembre alle 21, nel teatro Zancanaro di Sacile, dove la rassegna offrirà ancora al suo pubblico due miti del jazz: il pianista cubano Omar Sosa e il maestro della kora e cantante senegalese Seckou Keita, accompagnati dalla batteria di Gustavo Ovalles.
Quest’ultimo concerto dai ritmi caldi e avvolgenti arriva dopo cinque serate caratterizzate dal jazz made in Usa e Uk, passando per le atmosfere del Nord Europa e un ospite speciale come Vinicio Capossela che ha festeggiato a Sacile i 30 anni di carriera ed è stato realizzato in collaborazione con Caritas Diocesana Concordia-Pordenone e Cinemazero nell’ambito della rassegna “Gli occhi dell’Africa”.
Il leggendario duo Sosa-Keita presenterà SUBA, loro secondo album, scritto e registrato nel 2020 durante il lockdown globale, un disco che è un inno alla speranza, a una nuova alba di compassione e di cambiamento reale del mondo dopo la pandemia, nonché un richiamo viscerale ad una preghiera perenne per la pace e l’unione tra le persone.
L’Oceano Atlantico separa Cuba e Senegal, paesi d’origine rispettivamente di Omar Sosa e Seckou Keita, una distanza temperata dalla loro comune e ancestrale connessione con l’Africa. SUBA significa ‘alba’ in Mandinka, la lingua nativa di Seckou, e l’alba è anche il suo momento preferito della giornata, un’ora di energia e speranza. Per Omar, l’album è una sentita reiterazione delle più antiche preghiere dell’umanità. “Il progetto è l’Africa, fatta a modo nostro. Presentiamo le nostre tradizioni, ma sempre nel rispetto e nell’ascolto dell’altro, con molta umiltà. Nessuno al commando, al comando c’è la musica, al comando c’è il messaggio. Ciò che l’Africa può insegnare al mondo è la spiritualità che si nasconde dietro ogni cosa” - dice Omar - “Siamo spesso schiavi della nostra pazza e umiliante società, dove tutti hanno bisogno di avere successo”.