Si inaugura sabato 4 febbraio, alle ore 11, presso la casa storica “Cjase Cjandin” di Cercivento, la mostra “Architettura è Patrimonio” , organizzata dagli assessorati ai Lavori Pubblici, all’Istruzione e alle Politiche giovanili del Comune di Cercivento, nell’ambito di un programma di valorizzazione delle bellezze architettoniche ed artistiche presenti nel centro carnico.
La mostra è articolata in due sezioni: la prima è costituita dall’esposizione itinerante “L’identità di un paesaggio”, voluta e organizzata dal Servizio Catalogazione, formazione e ricerca dell’ERPAC (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia) e dall’associazione Comuni Terremotati e Sindaci della Ricostruzione del Friuli, in collaborazione con l’Immaginario Scientifico.
L’esposizione ha già toccato otto diverse sedi del territorio regionale, dalla montagna al mare, e intende proporre all’opinione pubblica una significativa riflessione sulla stagione della ricostruzione post-terremoto in Friuli, che ancora oggi – dopo il drammatico sisma che ha colpito l’Italia centrale – viene indicato come un valido modello di riferimento. L’approfondimento che la mostra presenta riguarda più da vicino l’applicazione dell’art.8 della legge regionale n.30 del 1977, particolarmente significativo perché ha permesso il recupero del patrimonio architettonico rurale più caratteristico del territorio montano e pedemontano colpito dal sisma.
La mostra, curata dall’architetto Floriana Marino, è parte della rassegna “MEMORIE. Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli”, organizzata dalla Regione e dalla Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, già ospitata a Villa Manin di Passariano per il 40° anniversario del sisma.
La seconda sezione presenta una documentazione fotografica realizzata da studenti e insegnanti degli Istituti Comprensivi di Comeglians, Paluzza, Tolmezzo e dei Licei “Paschini-Marchi”: la riflessione che accompagna le immagini è intitolata “Luoghi di identità. Fotografia del paesaggio urbano in Carnia” e intende indagare i caratteri tipici dell’architettura, la loro conservazione nel rapporto con paesaggio e cultura materiale, analizzando anche il degrado e le contaminazioni con elementi estranei.
La ricerca, in collaborazione con il Circolo Fotografico Carnico, è stata realizzata dagli studenti che rappresentano le scuole e il territorio della Carnia ed ha interessato una vasta area con risultati sorprendenti e resi più vivi dalla genuinità e spontaneità dei ragazzi.