Come diventare sommelier

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redazione

9 Agosto 2021
Reading Time: 2 minutes

Il percorso da intraprendere

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Oggi come oggi in Italia si trovano tantissimi appassionati di vino, che amano coltivare l’amore per una delle tradizioni più vive della cultura nostrana. Spesso ci si accontenta del “fai da te”, ma altrettanto spesso si sente il desiderio di salire di livello, magari trasformando la passione per il vino in una vera e propria professione. Si fa riferimento al sommelier, una figura molto importante, che oggi scopriremo in tutte le sue sfaccettature.

La figura del sommelier e il percorso da intraprendere

Occorre partire dalle basi: chi è il sommelier e cosa fa? Si tratta di un professionista che cura a tutto tondo il mondo del vino. Ridurlo ad un semplice assaggiatore sarebbe un errore molto grave, perché al sommelier spettano svariati compiti.

Per fare un esempio, è lui l’esperto che testa i vini in abbinamento ai cibi, per trovare un equilibrio perfetto, alle volte complicatissimo da ottenere. In secondo luogo, è il sommelier che si occupa della descrizione delle bottiglie, soprattutto per quel che riguarda il gusto, e per riuscirci servono delle competenze molto elevate.

Naturalmente queste competenze si acquisiscono prima con lo studio, e poi con l’esperienza sul campo, come sempre fondamentali. Per tutti coloro che desiderano mettere in pratica le tecniche di degustazione tipiche di un bravo sommelier, è possibile scegliere tra alcuni prodotti dalle diverse caratteristiche disponibili online.

Tra i vini presenti sul territorio italiano che vengono spesso apprezzati per la loro versatilità, si può fare riferimento ad esempio al vino Erbaluce su Tannico, ottimo per essere assaggiato lentamente e in abbinamento a del buon cibo. È chiaro, però, che prima di ogni altra cosa bisogna intraprendere un certo percorso di studi, dunque reperire un corso per diventare sommelier valido e di eccellente qualità.

Per fortuna le opzioni in Italia non mancano di certo, anche se si dovranno affrontare dei costi non indifferenti. Di contro, ne vale la pena, soprattutto se il futuro sommelier può contare su una naturale predisposizione verso questa professione.

Il sommelier 2.0 e l’evoluzione digitale della figura

Oggi la figura del sommelier può approfittare di nuovi sbocchi, come il digitale.

C’è un caso che lo dimostra, ovvero Gabriele Bianchi, il primo web-sommelier italiano. Gabriele è un giovane che ha avuto il merito di riuscire ad unire questi due mondi, apparentemente così lontani ma in realtà molto vicini.

Ha ottenuto il successo grazie alle sue performance su social media come Tik Tok e Instagram, dimostrando che dall’altro lato del monitor c’è un ampio pubblico che non vede l’ora di godersi dei contenuti sul vino. E da bravo sommelier, Gabriele Bianchi conduce varie rubriche dove tratta temi fondamentali per questa figura, spiegando ad esempio nuovi abbinamenti fra vini e cibi. In sintesi, Bianchi altro non è che l’ennesimo caso di successo nato per via delle barriere imposte dalla pandemia.

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