Le note del “Silenzio” e il rumore della pioggia. È stata accolta così, all’interno della Basilica Patriarcale di Aquileia, la bandiera che ha avvolto le spoglie del Soldato Ignoto, partite proprio da questo luogo, nel 1921.
“Oggi, idealmente, dopo un secolo abbiamo riavvicinato lo Spirito del Milite senza nome e senza volto a quello dei suoi dieci fratelli e a quello della Madre d’Italia, Maria Bergamas, che riposano nel Cimitero degli Eroi nella nostra città”, ha affermato il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, nel corso della solenne cerimonia.
Un evento a cui hanno partecipato autorità civili, militari e religione provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, comprese le associazioni combattentistiche e d'arma, oltre alle associazioni locali.
Il Tricolore, sorretto dagli alpini, accompagnato dal presidente del Consiglio regionale Fvg Piero Mauro Zanin, dal sindaco Zorino e da monsignor Adelchi Cabass, ha percorso il viale costeggiato di cipressi che conduce a piazza Capitolo, dove è stato accolto dal picchetto d'onore e dalle fanfare militari sulle note di "La canzone del Piave".
La bandiera ha quindi fatto il suo ingresso nella basilica in cui, 100 anni fa, Maria Bergamas compì la scelta della bara. Percorsa la navata centrale, è stata posta sull'altare maggiore, mentre tra le colonne, alternate dai rappresentanti delle Associazioni d'Arma con i loro stendardi, risuonava per l’appunto "Il Silenzio", eseguito dal maestro Mauro Maur alla tromba e da Francoise De Clossey all'organo. Monsignor Cabass ha poi impartito la benedizione al Tricolore.
La bandiera resterà esposta ai piedi dell’altare maggiore fino al prossimo 29 ottobre, data in cui ripartirà a bordo del Treno della Memoria per ritornare al Sacello all’altare della Patria accanto al Milite Ignoto.
A conclusione della cerimonia, i rappresentanti delle istituzioni si sono recati proprio nel Cimitero degli Eroi, sul retro della Basilica, per deporre la corona laddove riposano i dieci fratelli del Milite Ignoto.
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