Joannis celebra l’organo ottocentesco

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Livio Nonis

27 Settembre 2021
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Grazie all’organista Michele Cescutti

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Domenica durante la messa delle ore 10 nella chiesa dedicata a Sant'Agnese a Joannis c'è stata, nell'intonazione del canto d'ingresso, una grande emozione per l'organista Michele Cescutti: infatti trent'anni prima (la data precisa sarebbe il 29 settembre che cade di mercoledì) per la prima volta prendeva la responsabilità dell'organo ottocentesco a una tastiera qui montato nel 1901, restaurato da Giorgio Bencz e Figli nel 1942 e del coro parrocchiale.

Senza fare calcoli precisi il maestro Michele ha suonato e diretto per oltre 2.000 funzioni religiose, instancabile e sempre presente la sua passione per la musica, che iniziò già da piccolissimo, a sei anni, nella “squadra dei chierichetti”. Sentì suonare dal maestro Luigi Deluisa quello che sarebbe diventato il “suo” organo tanti anni dopo; si entusiasmò così tanto che iniziò a pigiare i tasti della sua pianola Bontempi, ancora funzionante, fino a riuscire a suonare qualche motivetto.

Qualche anno dopo decise, insieme alla sorella, di iscriversi a un corso di musica dal maestro Dorino Godeas a San Vito al Torre. Iniziò a conoscere il mondo della musica e quell’entusiasmo lo portò fino ad arrivare a montare sullo scranno prestigioso di un organo molto antico.

In questi trent’anni Michele Cescutti ha continuato la sua meritoria attività musicale che, oltre a impegnarlo all'organo, lo vede sempre presente anche nelle prove e nella direzione del coro parrocchiale.

Grazie alla sua scrupolosità è riuscito a mantenere ancora vive molte antiche partiture che altrimenti sarebbero andate perdute, come ad esempio gli “Improperia” del Venerdì Santo, il “Missus” della novena di Natale e i “Vespri”, per non citarne che alcune.

Il Coro parrocchiale non ha solo partecipato alle liturgie religiose ma si è cimentato in altri scenari come Udine, Grado, Gradisca. Sono stati proprio i coristi a ringraziarlo del lavoro e della passione che ci mette nel portare avanti questo impegno, che comunque gli regala grosse soddisfazioni professionali.

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