Staranzano, un progetto teatrale per le scuole medie

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redazione

5 Ottobre 2021
Reading Time: 2 minutes

“La memoria del Bobolar”

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Racconti, testimonianze, ricordi o anche storie fantastiche e fiabe che abbiano per protagonista il vecchio ‘Bobolar’: la chiamata è indirizzata a tutta la cittadinanza e in particolare ai ragazzi delle scuole medie di Staranzano che potranno attingere alla memoria dei loro nonni e dei genitori, o raccontare le loro personali avventure vissute ai piedi del grande albero.

E perché no, potranno anche usare l’immaginazione e costruire favole e fiabe inedite e originali.

Lo potranno fare usando il metodo più tradizionale, ovvero l’elaborato scritto da infilare nella cassetta postale apposita posta ai piedi del bobolar, attraverso video o audio da mandare su whatsapp al numero 3270575206, o via mail all’indirizzo lamemoriadelbobolar@gmail.com.

La raccolta del materiale, iniziata lo scorso giugno, prosegue ed andrà avanti fino a dicembre. Si tratta della prima fase de ‘La memoria del Bobolar’, un progetto ideato da ArtistiAssociati in collaborazione con il Comune di Staranzano, Assessorato alla Cultura, che si svilupperà in un secondo step da febbraio del prossimo anno con un laboratorio di scrittura teatrale per rielaborare i materiali raccolti e produrne uno drammaturgico.

La fase successiva si trasformerà nello studio interpretativo e nella messa in scena del testo prodotto. I ragazzi saranno quindi chiamati a restituire al pubblico il loro lavoro in uno spettacolo finale in omaggio al secolare celtis australis. L’illustrazione del materiale è ideato da La Patty Inkheart.

«Abbiamo voluto coinvolgere le ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado in questo lavoro, perché sono loro i portatori del nostro futuro e i testimoni del nostro passato, ponti necessari tra le tradizioni ed i racconti di domani – spiega l’assessore alla Cultura, Roberta Russi -. Come l’albero secolare, simbolo del paese, le giovani generazioni fondano le loro radici nella terra, nelle famiglie da cui apprendono storie e tradizioni e si nutrono con racconti e vita vissuta, per poi rivolgersi come i rami, verso il cielo e proiettare tutto il loro bagaglio culturale verso gli altri, il prossimo, il nuovo, il diverso. In questo proiettare e proiettarsi si inserisce il progetto de ‘La memoria del Bobolar’, l’anziano del villaggio, colui che racchiude tutte i segreti e ascolta tutti i fatti per poi tramandarli, mantenendo viva la nostra cultura, legata al racconto. Un testimone d’eccezione, silente ed espansivo, che vuole rimanere più tempo possibile con noi e soprattutto non vuole essere dimenticato. Per questo abbiamo installato una cassetta della posta ai suoi piedi che possa raccogliere quanti più ricordi possibili e invitiamo tutta la cittadinanza a raccontare ai ragazzi i loro ricordi, affinché nulla vada perso e non condiviso».

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