Trieste, un caffé per aiutare i bambini chirurgici del Burlo

imagazine_icona

redazione

17 Novembre 2021
Reading Time: 3 minutes

Torna la campagna solidale

Condividi

Ritorna a Trieste la campagna “Offri un caffè buonissimo”, ideata da A.B.C. – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus insieme a Confcommercio e Fipe Trieste, che l’anno scorso la pandemia aveva messo in stand-by e che quest’anno riprende per lanciare un segnale di ripresa e uno sguardo d’apertura verso il futuro. 

A Trieste il caffè è simbolo della cultura cittadina e con A.B.C. torna, dunque, a farsi portatore di solidarietà. Tutti i cittadini sono invitati a lasciare in dono il valore di un caffè per sostenere i progetti di A.B.C. Ad accogliere le donazioni saranno le cassettine in legno, riconoscibili dall’immagine della campagna e ospitate negli oltre centodieci esercizi pubblici e commerciali che aderiscono all’iniziativa.

La campagna proseguirà fino ai primi mesi del 2022.

Al fianco dell’Associazione, una rete che vede capofila Confcommercio e Fipe Trieste, che anche quest’anno hanno dato il loro supporto per il coinvolgimento del tessuto commerciale cittadino. A loro si aggiunge il sostegno di Associazione Caffè Trieste e Solidarietà Trieste e la media partnership di Radio Punto Zero e Radio Attività, che con spot e approfondimenti sosterranno una capillare diffusione dell’iniziativa.

Con l'hashtag #uncaffexABC è possibile condividere foto e pensieri intorno alla campagna e contribuire alla sua diffusione.

La campagna viene lanciata per sostenere i progetti della onlus, che da sedici anni accompagna e supporta i bambini che devono affrontare lunghi e ripetuti interventi chirurgici all’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste e le loro famiglie. Nella fattispecie il raccolto di questa edizione di “Offri un Caffè buonissimo” sarà destinato all’accoglienza delle famiglie nelle Case A.B.C. e al loro sostegno psicologico.

Grazie alle donazioni di “Offri un caffè buonissimo” sarà possibile per A.B.C. dare seguito e supportare tutte le attività che consentono all’Associazione di essere un punto di riferimento e di rispondere concretamente ai bisogni delle famiglie e alle richieste in costante aumento. Solo tra gennaio e settembre 2021, A.B.C. ha contato 137 accoglienze e ha aperto le sue case per 863 giorni di ospitalità.

«Che tante realtà si siano messe insieme a sostegno di questa campagna anche in una contingenza così delicata, è un segnale per noi molto incoraggiante e ci sprona a fare sempre di più e meglio per il nostro obiettivo comune, che mette al centro il bambino e la famiglia. Il momento della pandemia è stato difficile per tutti i bambini, in particolare per i chirurgici: per questo ci sentiamo chiamati a nuovi impegni e nuove responsabilità nei loro confronti. Vogliamo, con le nostre attività, non solo confortare le famiglie e i loro bambini nel presente, ma agire in anticipo e accompagnali affinché siano al riparo da ulteriori difficoltà anche sul lungo periodo. È importante per noi stare al fianco di adulti e bambini perché possano accettare e comprendere ciò che avviene oggi, per garantire loro una corretta elaborazione del vissuto chirurgico ed evitare disagi o traumi futuri. Per concentrarci su questo, sentire l’appoggio e l’affetto di un’intera comunità è fondamentale. Non possiamo che ringraziare sin da ora tutti i partner che ci sono al fianco e auspicare che anche quest’anno, come nella precedente campagna, tanti piccoli gesti portino a un grande risultato”, commenta Giusy Battain, direttrice di A.B.C.

Nonostante non abbia potuto partecipare alla presentazione dell’iniziativa, Antonio Paoletti, presidente di Confcommercio Trieste, ha lasciato il suo messaggio, auspicando come “pure in tale circostanza, le imprese del terziario sappiano rispondere con le consuete generosità e partecipazione a questa proposta di solidarietà, ribadendo in tal modo il loro capillare legame con il territorio e la loro disponibilità a contribuire a una causa di grande rilevanza. L’adesione a “Offri un caffè buonissimo”, ha pure ricordato Paoletti, rientra peraltro in quel contesto di attenzione per il sociale che l’associazione di categoria concretizza nell’arco dell’anno attraverso anche altre iniziative”.

Anche Federica Suban, presidente Fipe Trieste, ha rimarcato che “malgrado la situazione di grande incertezza, con il comparto dei pubblici esercizi messo alla prova dalla quarta ondata della pandemia, vogliamo comunque confermare la nostra adesione all’iniziativa, vogliamo comunque esserci, impegnandoci a dare continuità a quell’abbraccio che, attraverso ABC Burlo, diamo a tante famiglie in un momento di loro fragilità. Quello che stiamo passando, ha rimarcato quanto sia importate l’assistenza, il supporto nei momenti di emergenza sanitaria. E in questo caso basta un piccolo gesto per donare conforto a chi ha un bimbo ospedalizzato”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche Elena Pellaschiar, referente del Gruppo Commercio di Confcommercio Confcommercio Trieste, Fabrizio Polojaz, presidente Associazione Caffè Trieste, Felice Fulio Bragoni, presidente Solidarietà Trieste.

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi