In guerra non si muore, ma si cade

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redazione

13 Dicembre 2021
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Liturgie per una religione del fascismo

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Il saggio “In guerra non si muore ma si cade. Liturgie per una religione del fascismo” (edito da Centoparole) di Fabio Degrassi narra la storia dell'Italia dopo la vittoria della Prima guerra mondiale quando tantissimi caduti sul campo di battaglia facevano nascere sentimenti inediti che, con l'avvento del regime fascista, crearono nella società italiana delle nuove dottrine di pensiero facendo nascere il “culto del caduto”.

È questo il campo d'azione in cui si è mosso lo studio di Fabio Degrassi, che intende principalmente la comprensione non solo del ruolo che fu assegnato al caduto in guerra ma anche il ruolo storico che ha assunto il movimento fascista nella riuscita di questo nuovo clima culturale.

Fabio Degrassi, nato a Roma nel 1953, attualmente risiede nel Friuli Venezia Giulia a Ronchi dei Legionari.

Laureato in scienze dell'Architettura, da sempre si è dedicato allo studio della storia, alla ricerca sull'uso del territorio e al suo utilizzo antropico.

Dello stesso autore sono rappresentati approfonditi studi su Ronchi dei Legionari, territorio importante storicamente che ha visto nel 1882 l'arresto di Guglielmo Oberdan e nel 1919 “La Marcia di Ronchi” di Gabriele D'Annunzio.

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