È un settore in grande fermento quello dei bed & breakfast e delle case vacanza in affitto.
Da un lato l’idea di mettere a reddito il proprio immobile alletta sempre più proprietari, dall’altro si riscontra fra i turisti un crescente interesse per le strutture extra-alberghiere, percepite come ideali per trascorrere una vacanza in sicurezza e lontano dalla folla dopo la pandemia.
La buona riuscita commerciale di questi progetti chiama in causa diversi professionisti: agenti immobiliari, real estate manager, architetti, arredatori e non ultimi gli home stager. Si tratta degli esperti della valorizzazione immobiliare, solitamente chiamati ad allestire le case per venderle velocemente e bene, ma il cui intervento è sempre più richiesto per fare aumentare le prenotazioni e mantenere prezzi in grado di garantire la giusta redditività ai proprietari.
«Dopo che si è investito per preparare la struttura, gestirla e corredarla di tutti i servizi per il turismo, l’home stager è la figura che chiude il cerchio, definendo lo stile e l’identità visiva della casa in modo da comunicare in maniera efficace con il target di riferimento. Tutto questo amplifica il valore percepito della struttura e la fa spiccare in primo luogo sul web, dove si giocano le scelte dei potenziali clienti e dove l’immagine è tutto»: parola di Fosca de Luca, esperta del settore immobiliare da oltre vent’anni, home stager e redesigner autrice di un libro sull’argomento (Home staging strategico nel mercato extra-alberghiero, 2022, per la collana B&Business di Dario Flaccovio Editore), nonché fondatrice dell’Accademia Italiana di Staging & Redesign.
La sua scuola, in oltre sette anni di attività, ha formato più di 600 esperti home stager in tutta Italia con un’offerta formativa che comprende anche il corso Ricettività Turistica Specialist, la cui prossima edizione è in partenza il 21 febbraio.
«In un mercato che ha sofferto l’impatto della pandemia ma si accinge a ripartire di slancio, la chiave per portare avanti un business di successo è puntare sulle competenze giuste. Anche nell’home staging non c’è spazio per l’improvvisazione», sottolinea Fosca de Luca. Tantissimi sono gli elementi da considerare per delineare la strategia giusta: analisi del mercato, del target, valutazione del contesto, aspetti normativi, psicologia ambientale.
«Da qui – prosegue de Luca – discendono le scelte di stile e design che poi saranno messe in opera con l’intervento di home staging vero e proprio, volto a valorizzare gli spazi e a definire l’estetica dell’immobile, e che si concluderà con lo shooting foto e video che creerà la visual experience da veicolare in comunicazione. Lo specialista nell’home staging turistico deve dunque acquisire una metodologia che consente di gestire e coordinare tutti questi processi».
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