Baseball, l’Accademia del FVG diventa punto fermo

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redazione

24 Marzo 2022
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Concluso l’anno formativo

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Con le due amichevoli di Cervignano del Friuli e San Lorenzo Isontino si è concluso l’anno formativo della Accademia Baseball FVG.

È stato un inverno ricco di spunti che ha permesso agli atleti di crescere sia fisicamente che mentalmente, ma non solo. Anche lo staff ha potuto studiare, imparare e migliorare le proprie conoscenze, che verranno utilizzate per progettare le attività del prossimo anno.

“Come primo passo – afferma Daniele Santolupo, responsabile tecnico della Accademia – il responso può essere solamente che positivo. Consapevoli che avremmo operato in un contesto innovativo e nuovo a livello regionale, i risultati avuti dalla crescita dei ragazzi e dalla loro dedizione, confermano la bontà e professionalità che ha contraddistinto l'operato dello Staff tecnico e dirigenziale. I ragazzi selezionati per questo primo corso di Accademia hanno mostrato fin dai provini qualità e capacità: al termine dei 4 mesi di lavoro, si è notata una crescita media del gruppo, verso l'alto, in termini di costanza, attitudine, atteggiamento, consapevolezza e sacrificio, che sta a significare che anche a livello individuale si sono verificati dei grandi margini di miglioramento”.

Santolupo ha poi voluto parlare dell'area atletica e fisica, che ha coperto metà delle sessioni di allenamento previste: “Lo scopo era far emergere la singola crescita fisica necessaria poi per il consolidamento del fondamentale tecnico. I test fisici svolti nell'ultima sessione di allenamento confermano la scelta e l'orientamento del lavoro pensato e programmato, che non vuole fermarsi solamente a questa annata, ma che dia a ciascun accademista una base su cui rinforzare e sviluppare nei prossimi anni di programmazione”.

“Sono stati 6 mesi complicati – aggiunge il pitching coach Rolando Cretis – grazie soprattutto alle problematiche legate alla pandemia, ma ho visto ampi miglioramenti nella maggior parte dei lanciatori. Prestazioni e velocità sono migliorate in quasi tutti gli atleti, acquisendo e memorizzando per bene i concetti di meccanica di lancio trasmessi”.

“In tema “batteria di lancio” – sottolinea il catcher coordinator Mario Da Re – ho voluto suddividere il programma di lavoro in varie fasi. La prima ha riguardato l’acquisizione di solide fondamenta atletiche con l’obiettivo di migliorare mobilità, posizione a casa base e la ricezione. Successivamente, attraverso gli esercizi propedeutici al tiro, ci siamo concentrati sull’influenza che ha l’energia espressa dagli arti inferiori e dai fianchi sull’azione di tiro e particolarmente sull’allineamento casa-seconda base. Infine, nelle fasi successive sono stati affrontati e sviluppati altri aspetti specifici del ruolo. È stata un’esperienza alquanto soddisfacente merito anche dei ragazzi che ringrazio per aver dimostrato tanta voglia di imparare il Mestiere del Catcher”.

“Ho voluto concentrare il mio lavoro – spiega il batting coach Paolo Da Re – sugli aspetti fondamentali della battuta, quali il lavoro sull’equilibrio dinamico nello swing e l’acquisizione del concetto di connessione tra la parte bassa e la parte alta del corpo”.

“Per quanto riguarda il mio reparto – conclude il coordinatore difensivo Alberto Furlani – devo dire che i ragazzi sono migliorati molto sia sul piano atletico che su quello
fisico, dimostrando una grandissima attitudine all’apprendimento e al sacrificio”.

Furlani sposta poi l’attenzione verso la parte mentale: “Ci tengo a sottolineare che i ragazzi si sono formati anche caratterialmente, risultando molto più maturi da come si erano presentati all’inizio di questo anno accademico”.

 

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