Aiello rivive la processione di Novacco

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Livio Nonis

1 Maggio 2022
Reading Time: 2 minutes

Dopo lo stop per la pandemia

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È dal 1947 che nella piccola frazione di Novacco, nel comune di Aiello del Friuli, nella prima domenica di maggio, la statua dell’Immacolata Concezione viene portata in processione per le vie del paese.

Una tradizione organizzata prima dai cacciatori, poi dai donatori di sangue e passata definitivamente all’A.F.D.S., sezione di Aiello del Friuli.

Negli ultimi due anni, visto il perdurare della pandemia Covid, non si era potuta svolgere, ora con l’allentamento delle restrizioni, si è provveduto a ripartire riorganizzandola.

Nonostante il maltempo che stava sopraggiungendo, l’organizzazione è stata comunque portata avanti e alla fine anche il tempo ha lasciato che tutto si svolgesse regolarmente.

Dapprima è stata celebrata la messa dal parroco don Federico Basso, presso la cappella votiva, realizzata con le offerte di tutta la popolazione aiellese. La piccola cappella sorse il 23 settembre 1951 quando fu benedetta e aperta al culto; all’interno si trova una vecchia statua lignea dell'Immacolata, si nota altresì sull'altare il Crocifisso e i candelabri, opera in ferro battuto dell'artigiano Mario Pinat e nell'entrata il portale ligneo donato dal falegname Eligio Tosorat.

Successivamente è partita la processione con la statua dell’Immacolata Concezione portata in spalla dai donatori. Alla fine il presidente del AFDS, sezione di Aiello del Friuli, consigliere provinciale dell'associazione e anche responsabile di zona della Litoranea Orientale, Luca Mucchiut, nel suo intervento ha ribadito quanta solidarietà c’è ad Aiello.

Nonostante la pandemia, infatti, le donazioni sono aumentate: un grande segnale di altruismo con cui gli aiellesi hanno dimostrato che nel momento del bisogno sono sempre presenti.

 

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