L’IPA Monfalcone protagonista in Ungheria

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Livio Nonis

18 Giugno 2022
Reading Time: 2 minutes

Per i 30 anni del Comitato locale

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Per l’anniversario dei 30 anni della costituzione della Delegazione ungherese Győr-Moson-Sopron, nella serata di Gala conclusiva dell'evento, presso l'Hotel Vadvirag, hanno partecipato, per l'Italia, l’IPA con il comitato locale di Monfalcone e quello di Pesaro.

Il presidente nazionale dell'I.P.A. Ungheria, Maria Mészáros, ha fatto gli onori di casa, dopo aver organizzato per tre giorni, varie trasferte a Budapest, Sopron e incontri con la polizia ungherese.

Una serata molto partecipata all'insegna internazionale, con la presenza dei presidenti nazionali Ipa Austria e Slovacchia, del vicepresidente nazionale Ipa Romania, e di molti Comitati e Delegazioni, provenienti dalla Romania, Germania, Austria, Polonia, della Repubblica Ceca, Ungheria, forze di polizia in servizio e autorità.

La delegazione italiana di Monfalcone era presente con i presidenti Giorgio Bottò, Franco Stacul, il vicepresidente Susanna Devetag, i segretari Pierpaolo Freschi, Michele Iacobellis.

Per il Comitato di Pesaro il vicepresidente Paolo Massari e il segretario Claudio Galdenzi. Il presidente nazionale ungherese Maria Mészáros ha ricevuto nello scambio reciproco dei doni un'inedita poesia, scritta in lingua italiana ed ungherese, da Pierpaolo Freschi “Il miracolo del Gelso”.

Un omaggio ad un albero di grande valore simbolico di resistenza, che si trovava in Italia sul Carso, fino alla fine della Prima Guerra Mondiale. Il gelso era ubicato nel confine tra l’esercito austroungarico e quello italiano, l’unico rimasto in piedi sul campo di battaglia, diventato monumento storico, tagliato e portato in patria come una reliquia dai soldati ungheresi del 46° reggimento in ritirata, conosciuto in Ungheria come “l’Albero di Doberdò”. Questa pianta è attualmente custodita al Museo Ferenc di Szeged (H). Il gesto è stato molto apprezzato sia dagli Ungheresi che dalle varie Delegazioni Internazionali presenti, molti di loro appartenevano all'ex Impero austroungarici e gli antenati hanno combattuto sul Carso. La Delegazione Italiana assieme ai colleghi Ungheresi è stata accolta, anche, al Parlamento, dalla Guardia della Corona, nella città di Budapest dove hanno potuto ammirare la sala della Corona e le bellissime stanze con i soffitti decorati in oro zecchino, 40 kg di foglia d'oro, proseguiva una visita alla fabbrica dell'Unicum, della parte di Buda e di Pest e del bunker atomico che nella prima guerra mondiale era stato trasformato in un grande ospedale, mantenuto perfettamente e ricostruito a livello storico con i manichini che simulano la dura vita di quei tempi. Questi eventi sono molto importanti, rafforzano le amicizie internazionali, creano rapporti di collaborazioni e conoscenza di altri Comitati e Delegazioni che sono il fondamento dell'I.P.A. e le motivazioni per cui è stata costituita.

 

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