Pieris, nuovo itinerario ciclabile lungo la Romea Strata

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Livio Nonis

1 Ottobre 2022
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Cerimonia di inaugurazione

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Presentato il percorso “Itinerario Ciclabile” della nuova pista ciclabile “Romea Strata” (dal vecchio toponimo dell’attuale via 24 maggio) inaugurata a Pieris dal sindaco Claudio Fratta, alla presenza del consigliere regionale Giuseppe Nicoli e del sindaco di Ronchi dei Legionari Mauro Benvenuto.

Il percorso ha una lunghezza di 1.323 metri (di cui 840 di strada asfaltata e 760 di strada vicinale “bianca”), e l’importo complessivo di progetto è pari a 130.000 euro. Il progetto intende mettere in sicurezza l’itinerario ciclabile lungo il percorso esistente denominato “Romea Strata” che collega attualmente il centro di Pieris con via Fratelli Bandiera e in seguito si raccorderà con la futura pista ciclabile FVG 5 denominata “Ciclovia dell’Isonzo”.

L’itinerario ciclabile in progetto si snoda lungo la via Calicci, dall’incrocio con la SP 20 (raccordo di Villa Luisa), e la via XXIV Maggio sino a raggiungere l’intersezione con via della Barca in cui, in questo momento, viene interrotta.

Il percorso inizia da via 24 maggio, attraversa la provinciale 19, s’innesta in via dei Calicci e, grazie alla passerella ciclopedonale del canale del Brancolo, recentemente realizzata dal Consorzio di Bonifica Pianura Isontina, procede lungo via Romana per arrivare alla chiesa di San Proto, alla parrocchiale, alla tomba dei Martiri Canziani e al centro del paese, consentendo ai ciclo-turisti anche di poter prendere, in direzione est, la pista Paradiso.

La Romea Strata era una rotta europea importante percorsa dai pellegrini che partendo dall’Europa centro orientale affrontavano il cammino verso Roma, dal Mar Baltico attraversavano Estonia, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca e Austria fino a valicare le Alpi ed entravano nel Nord Est d’Italia attraverso Tarvisio per poi dirigersi a sud toccando Aquileia, Concordia Sagittaria e, valicando gli Appennini, raggiungere la Francigena.

La Romea Strata è stata un cammino di fede e cultura e ha portato i pellegrini attraverso l’Europa. Prima di diventare via di pellegrinaggio, questo itinerario veniva usato per molteplici scopi tra cui quelli commerciali. Il passaggio umano ha portato anche allo sviluppo della cultura, attraverso l’arte e l’architettura che incontriamo oggi lungo questa direttrice (ospitalità, chiese, musei, memorie …). La via è stata percorsa anche da menti illuminate che hanno lasciato il segno nella scienza come Copernico, Keplero e Galileo Galilei, ma anche da figure cruciali che hanno diffuso attraverso questa via, oltre al cristianesimo, l’ebraismo e il protestantesimo.

La parte di strada che attraversa il Friuli Venezia Giulia passando per Aquileia, non poteva non prevedere il passaggio per il luogo dove trovarono la morte i Santi Canziani.

 

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