Gusti di Frontiera lancia la volata a Go!2025

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redazione

3 Ottobre 2022
Reading Time: 4 minutes

Vetrina dell’eccellenze del territorio

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Nella sua 17esima edizione Gusti di Frontiera ha totalizzato – secondo i dati resi noti dal Comune di Gorizia – oltre 600 mila visitatori che hanno affollato i Borghi geografici allestiti in centro nel fine settimana.

L’afflusso si è concentrato nelle giornate di sabato e domenica, complice il meteo favorevole, ma anche giovedì e venerdì, quando la pioggia è caduta a scrosci, il movimento è stato considerevole, soprattutto da parte di goriziani. E a differenza di altri anni la festa è proseguita più a lungo nella serata di domenica, con diversi punti del centro cittadino che sono stati animati fino a ridosso della mezzanotte.

“Traguardare tante presenze in due giorni, considerando che giovedì e venerdì il tempo è stato inclemente, è senza dubbio un risultato straordinario. I visitatori sono stati felici di rivedere la manifestazione nella sua formula apprezzata e collaudata e anche gli standisti si sono trovati benissimo”, commenta il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna.

“Chiediamo scusa – aggiunge – per i disagi inevitabili alla viabilità in città, ma si tratta di un fine settimana che di fatto ha una ricaduta importante in termini economici. Parliamo di quattro milioni di euro lasciati sul territorio, come è stato calcolato dalla Regione. Grazie a tutte le forze dell’ordine e a tutti coloro che si sono occupati di prevenzione e sicurezza, contribuendo in modo importante alla riuscita dell’evento. Adesso guardiamo avanti all’edizione 2023: stiamo già pensando a qualche piccola modifica e miglioria”.

“Stiamo già lavorando – sottolinea l’assessore comunale ai Grandi eventi, Arianna Bellan – su criticità e punti di forza per organizzarci al meglio il prossimo anno. La qualità sarà sempre un elemento imprescindibile nella scelta dei partecipanti e continueremo a valorizzare i prodotti del territorio in un’ottica di Go2025, alla luce del grande appeal che hanno dimostrato di avere le eccellenze locali che abbiamo posizionato in piazza Sant’Antonio. Gusti di Frontiera in questa edizione ha dimostrato di essere una manifestazione ormai consolidata, che nemmeno il brutto tempo riesce a fermare”.

Affollati come di consueto i treni, sia quelli speciali che le 48 corse straordinarie. Trenitalia ha rilevato che i dati sono allineati a quelli dell’edizione 2019 della kermesse. Così come per gli stand, soprattutto sabato e domenica l’affollamento è stato elevato, con i convogli andati e ripartiti pieni. Il sabato in particolare i treni hanno viaggiato a pieno carico fino alle 2.30 del mattino.

Nell’attesa dei numeri dettagliati (che sono in via di elaborazione e arriveranno a breve), Apt ha rilevato che tutte le navette di sabato e domenica sono state costantemente affollate, su tutti gli itinerari proposti (stazione ferroviaria, parcheggio Sdag e parcheggio PalaBigot verso l’area della festa). Anche il trenino transfrontaliero di collegamento tra via Mameli e il centro di Nova Gorica ha avuto grande successo sabato e domenica, rivelandosi non solo un mezzo di trasporto anche una vera e propria attrazione. Tantissime le famiglie che con i bambini al seguito ne hanno approfittato.

Immancabile il cartello esposto domenica nel tardo pomeriggio dai toscani della Pro Loco Ambra, alla 12esima partecipazione a Gusti di Frontiera e ormai di casa in via Crispi: “Siamo tornati e si è rifinito tutto… 50 lombate di vitello, 50 chili di salsicce, 50 chili di scamerrita, quattro prosciutti porchetta capaccia… finocchiona e lampredotto non quantificabile. Grazie Gorizia!”.

Impossibile quantificare la quantità di kurtos venduti, anche perché al cannolo ungherese che rappresenta il re indiscusso dei dolci di Gusti di Frontiera sono stati dedicati almeno sei stand dislocati in punti diversi della festa. A segnalare addirittura un incremento di vendite rispetto al 2019 sono stati il Borgo Balcani, con le plijeskavice cotte ininterrottamente fino alla tarda serata di domenica, e il Borgo Austria, con le sue wienerschnitzel e la sua grandissima varietà di salsicce.

Quest’anno è stata peraltro accolto in piazza Battisti la new entry Svizzera: il prodotto più gettonato è stata la raclette, di cui sono state servite oltre 700 porzioni, tanto che ieri sono finite le patate. Di conseguenza è stato necessario rimpinguare le scorte, superando quota cento chili. Molto gradita anche la birra tipica svizzera, di cui sono stati svuotati 12 fusti.

Borgo Oriente ha venduto in due giorni gli stessi quantitativi di pietanze di quattro giorni del 2019, ovvero circa mille chili di kebab, 500 di riso e altrettanti di pollo.

Nel Borgo Africa il Camerun ha finito il platano, prodotto che fritto è stato tra i più apprezzati in assoluto, tanto che ieri mattina è stato necessario correre a Udine per fare scorta, per un totale di oltre 50 chili. Molto bene è andata anche con la carne speziata.

L’Australia alle 18 di ieri ha chiuso il suo stand, dopo aver dato fondo a circa cento chili di canguro, bisonte e cammello.

Nel Borgo Nord Europa è andato a ruba l’artigianato: esauriti i corni per bere la birra alla vichinga così come le borse in tartan della Scozia. Apprezzati poi soprattutto la carne cucinata con smokery di qualità e le varianti dello stand dedicato alla liquirizia.

Tra le novità promosse di questa edizione, anche l’allargamento del Borgo Americhe nell’area del Mercato all’ingrosso, fianco a fianco con il Borgo Mare, che ha fritto circa 800 chili di pesce.

 

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