A Trieste la grande musica si apre a tutti

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redazione

12 Ottobre 2022
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Presentata la stagione della Società dei Concerti

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Presentata la 91esima Stagione della Società dei Concerti Trieste

Quattordici i concerti proposti sotto la direzione artistica del M° Marco Seco a partire dal 21 novembre, alle 20.30, al Teatro Verdi di Trieste con il pianista russo Mikhail Pletnev, acclamato nelle più importanti sale concertistiche del mondo e oggi considerato uno dei musicisti più influenti del nostro tempo, cui spetta l'inaugurazione ufficiale di questo 91esimo cartellone.

Tra i pianisti di grande calibro anche Benedetto Lupo con un concerto speciale il 9 gennaio 2023 in un programma che ricorda il primissimo concerto della Società dei Concerti Trieste che quest'anno compie 90 anni (si, 90 anni per 91 stagioni), eseguito da Carlo Zecchi nel gennaio del 1933 e, non a caso, l'interprete è proprio Benedetto Lupo allievo, in parte, del M° Zecchi.

Il secondo concerto del cartellone, lunedì 28 novembre 2022, ha come protagonista il giovanissimo violinista svedese Daniel Lozakovich, per la prima volta a Trieste. A ventun’anni è ben più di un astro nascente, suona dall'età di sei anni e la medaglia d'argento ottenuta al concorso Menuhin nel 2014 è stata il suo trampolino internazionale: ospite delle sale più prestigiose, da Mosca a Vienna e Berlino, suonerà a Trieste insieme al pianista russo Stanislav Soloviev.

A chiudere il 2022 sarà il concerto del Quartetto Lyskamm il 12 dicembre che, dopo sette anni, ritorna ospite della Società dei Concerti Trieste come uno dei gruppi da camera più interessanti del nostro paese. Tra le formazioni ospiti anche Alessandro Carbonare Trio, il 16 gennaio, con uno dei clarinettisti più prestigiosi al mondo in un programma che abbraccia stili diversi con brani tra il repertorio classico e jazz. 

Il 13 febbraio grande attesa per Giovanni Sollima, straordinario compositore e raffinato violoncellista in un programma ricco di contaminazioni che spazia da Beethoven ai Deftones. Il settimo concerto in programma il 27 febbraio vede protagonista il Nuovo Trio Italiano composto dalle prime parti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e legati nel nome allo storico trio formato dal triestino Franco Gulli, Bruno Giuranna e Giacinto Caramia.

Un'altra formazione d'eccezione seguirà, il 6 marzo: il Kolja Blacher Quintett con lo storico primo violino dei Berliner Philarmoniker Kolja Blacher, qui insieme ad alcuni strumentisti dei Berliner che proporranno anche uno dei più grandi capolavori per questa formazione, il quintetto di Schumann.

Seguirà lunedì 20 marzo il concerto del Kelemen Quartett che dopo tre anni di interruzione sarà tra i suoi primi concerti proprio a Trieste con musiche di Bartok e Haydn mentre il 3 aprile il Duo Dragonfly stupirà per esecuzione e vocalità in un programma che spazia dalla musica tardo rinascimentale inglese a una originale versione delle variazioni di Goldberg di Bach, un repertorio consono alle festività di Pasqua.

Il concerto del 17 aprile invece vede protagonista Albrecht Mayer, storico oboista solista della Filarmonica di Berlino, insieme al cembalista svizzero Vital Julian Fray in un concerto che coniuga due sonorità tra profondità ed equilibrio armonico, dedicato a colui che Beethoven definì «padre originario dell'armonia»: Johann Sebastian Bach. Appuntamento dal repertorio sinfonico di grande effetto, dal sapore di feste popolari e danze tribali, in programma l'8 maggio su musiche di Stravinsky e Ravel, trascritto per pianoforte a quattro mani da Rachmaninov e adattato in una versione originale dagli esecutori ospiti a Trieste del concerto: un ensemble composto dal Duo Faccini, vincitori del Premio Amur 2022 e dai percussionisti Fabian Perez Tedesco e Marco Viel.

Infine con i concerti del 22 e 23 maggio la stagione si chiude con Filippo Gamba e l'esecuzione integrale delle sonate di Beethoven che hanno impegnato il pianista a Trieste negli ultimi cinque anni. La prima serata si terrà al Teatro Verdi di Trieste con l'esecuzione delle opere 109, 110 e 111 mentre la seconda serata si terrà in Porto Vecchio, luogo in cui si pensa sia stato conservato per un certo periodo, durante il viaggio del compositore da Londra alla residenza viennese, il pianoforte con cui trascrisse alcune delle ultime sonate tra cui la sonata op.106 che sarà riproposta in questa occasione insieme ad una visita al Magazzino 18.

Ogni concerto proposto è aperto al pubblico e non unicamente ai soci della Società dei Concerti Trieste, che tuttavia mantengono l’accesso privilegiato per le attività speciali e importanti scontistiche per i concerti fuori abbonamento e per usufruire di una serie di servizi convenzionati con la Società.

«Dopo l'ambizioso e stimolante Progetto Beethoven di quest'estate – spiega il direttore artistico Marco Seco – il nuovo cartellone coniuga eccellenza musicale e programmi intensi che non escludono contaminazioni tra generi per una stagione di altissimo livello con nomi che brillano di notorietà senza escludere giovani proposte già musicalmente in ascesa».

«Per la prima volta nella nostra storia – aggiunge il presidente della Società dei Concerti, Piero Lugnani – abbiamo deciso di aprire ogni singolo concerto della Stagione a tutti per raggiungere un più vasto pubblico di appassionati e di neofiti, anche in considerazione dei tempi difficili che stiamo vivendo ed il forte bisogno di tutti di arricchire l’anima di bellezza e gioia di vivere come solo la Musica sa fare. Speriamo anche che coloro che arriveranno a teatro, incuriositi da un appuntamento in particolare, desiderino poi diventare soci, non solo per gli esclusivi vantaggi che ne conseguono, ma anche per sentirsi parte di un sodalizio che è una grande famiglia nella quale si condivide la passione per la buona musica».

 

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