Grado, Dapporto e Fassari stregano il pubblico

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Margherita Reguitti

9 Gennaio 2023
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La commedia di Labiche per la ripresa della stagione dopo la pausa natalizia

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GRADO – Ciò che non si sa non esiste: questo vale, anche e soprattutto, per un delitto. Questa la morale che condividono i due personaggi principali della commedia Il Delitto di via dell’Orsina di Eugène Labiche andata in scena al comunale di Grado nell’ambito della rassegna proposta dall’Ert.

Un modo di essere condiviso dal ricco e dal povero, un tempo compagni di scuola in un prestigioso collegio parigino, che si ritrovano per caso nel letto del primo dopo una notte di follie della quale nulla ricordano.

Relatività della morale anche quando, fra equivoci e esilaranti malintesi, nasce il sospetto che i due, Massimo Dapporto, il benestante borghese un tempo scolaro somaro, e Antonello Fassari ai tempi di scuola eccelso poeta diventato poi cuoco, possano aver commesso un delitto, uccidendo una povera carbonara.

Dominano la scena, rendono credibilmente maschere opposte ma unite nel nascondere il possibile fatto di sangue i due personaggi, con la maestria del mestiere che permette loro di dare corpo a un’ipocrisia senza tempo. Veloci le battute, i dialoghi intervallati da brani cantati da solisti e in coro, a dimostrare l’essere artisti a tutto tondo.

In sala risuonano risate gustose e il pubblico dedica lunghi applausi finali alla compagnia tutta: accanto a Dapporto e Fassari, anche Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella e Luca Cesa-Bianchi.

Il prossimo appuntamento sarà dedicato alla danza simbolo dellA passione: il 21 gennaio alle ore 20.45 infatti andrà in scena Noches de Buenos Aires, spettacolo proposto da Tango Rouge Company.

 

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