Il dinosauro di Trieste alla conquista della Florida

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redazione

13 Febbraio 2023
Reading Time: 3 minutes

Venduto per 6 milioni e mezzo di euro all’asta a Parigi, l’enorme triceratopo è stato prestato al Glazer Children Museum

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TRIESTE – Big John è approdato a Tampa. Ad un anno dalla sua partecipazione alla più importante asta di settore a Parigi, il dinosauro di Trieste ha trovato casa in Florida.

Il nuovo proprietario, un filantropo di origine indiana, Siddhartha Pagidipati (che lo ha acquistato per più di 6 milioni e mezzo di euro) ha deciso di prestare a scopo benefico l’enorme scheletro – lavorato e preparato per circa otto mesi nel laboratorio di via Flavia dalla ditta triestina ZOIC, azienda leader nella ricostruzione di resti fossili di grandi dimensioni – al Glazer Children Museum di Tampa Bay.

Con una lunghezza di quasi 8 metri e un’altezza di 3 metri, Big John, che detiene il Guinness World Record per il più grande scheletro mai documentato di triceratopo, farà il suo debutto in Nord America protagonista di una nuova, storica mostra a partire dal mese di maggio 2023, nella quale verranno esposti anche i 3 disegni vincitori del concorso di disegni fatti dai bambini di Trieste in occasione dell’esposizione di Big John in piazza Unità nel luglio del 2021.

Per rimontare lo scheletro del dinosauro dei record all’interno della sala appositamente creata per ospitarlo, è stato richiamato in Florida il team della ZOIC. L’apertura ufficiale dell’esposizione avverrà il 26 maggio dopo che l’allestimento sarà completato con una parte interattiva e didattica studiata appositamente per l’esemplare.

Si è trattato di un lavoro di gruppo quello che ha coinvolto la Zoic, rappresentata da Tomas Starc, Andrea Iurin ed Elia Smaniotto, sotto il coordinamento di Giorgia Bacchia: il team ha rimontato in loco Big John sulla struttura creata ad hoc a Trieste per rendere visibile il dinosauro a 360 gradi.

«L’entusiasmo della direttrice del museo, Sarah Cole, e di tutto il suo staff ha contribuito a rendere questo viaggio un’esperienza assolutamente positiva», spiega Giorgia Bacchia. «Ci sono voluti 10 giorni di lavoro di 3 tecnici paleontologici che con attenzione e cura hanno riportato Big John in vita, facendolo diventare nuovamente una star, come quando lo avevamo ammirato qui a Trieste».

Il grande punto di forza del team triestino è quello di saper ricostruire e montare gli scheletri di dinosauro dando loro una posizione reale: la postura dinamica e accattivante che la Zoic utilizza aumenta esponenzialmente il fascino e l’emozione di trovarsi di fronte ad un animale vissuto 66 milioni di anni fa.

«Pensare che tanti altri bambini, e non solo, potranno ammirare e amare il nostro Big John non può che renderci fieri del lavoro fatto. L’eccezionale Galà per la raccolta fondi alla quale il nostro team ha potuto assistere, un evento organizzato dal Museo con la partecipazione di numerosi sostenitori privati, ha dimostrato quanto la volontà di raggiungere un obiettivo per la comunità possa smuovere le persone», conclude Giorgia Bacchia.

«Sin da quando ero bambino, sono sempre stato affascinato dai dinosauri che popolano la Terra», ha dichiarato il proprietario Big John Siddhartha Pagidipati, che lo ha messo a disposizione del museo attraverso un contratto di locazione pluriennale a scopo benefico. «È una grande gioia per la nostra famiglia annunciare questo progetto: ora tutti avranno la possibilità di vedere Big John di persona e di sperimentare com’era il suo mondo nel Tardo Cretaceo, 66 milioni di anni fa».

«La collaborazione tra il pubblico e il privato può portare a grandissimi risultati nel campo della paleontologia: la scienza è protagonista e la nostra struttura vuole che questo diventi uno dei tanti punti di forza e di lustro della nostra bellissima città», conclude la portavoce e socia di Zoic Giorgia Bacchia che estende un ringraziamento particolare a tutto lo staff Zoic che ha lavorato fin dall’inizio su Big John: Flavio Bacchia, Tullio Perentin, Paolo Cinquemani, Tomas Starc, Iurin Andrea, Elia Smaniotto, Manfredi Musumeci.

 

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