L’aviazione a Gorizia in una mostra storica

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redazione

28 Marzo 2023
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Anteprima in municipio in attesa dell’inaugurazione dell’esposizione al Museo di Santa Chiara: immagini, documenti inediti, filmati, uniformi

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GORIZIA – Immagini, documenti inediti, filmati, uniformi, tutto originale, per ripercorrere le vicende di uomini e mezzi che hanno fatto la storia del volo nei cieli di Gorizia e che ha visto protagonista l’aeroporto Duca d’Aosta.

Dai fratelli Rusjan al 4° Stormo, pioniere del volo acrobatico in cui la PAN oggi eccelle, passando per gli anni in cui l’aeroporto di Gorizia è stato sede degli americani e dell’Aeronautica militare italiana.

Questo lo spirito con cui, nel centenario dell’Arma Aeronautica, che ricorre proprio oggi, l’Associazione Isonzo- Gruppo di Ricerca Storica ODV di Gorizia ha organizzato in collaborazione con il Comune di Gorizia la mostra storico documentale Ali sull’Isonzo – Aviazione e aviatori a Gorizia.

L’anteprima, che sarà ospitata fino a venerdì 7 aprile nell’atrio del Palazzo municipale, conta otto pannelli fotografico didascalici dedicati agli aviatori che hanno operato nell’aeroporto di Gorizia.

L’esposizione vera e propria sarà invece ospitata dal piano terra del Museo di Santa Chiara da sabato 15 aprile a domenica 18 giugno, con ingresso libero (venerdì 11.30-19, sabato, domenica e nei festivi 9.30-13 e 15-19).

Fin dalla sua invenzione l’aereo è stato sinonimo di progresso, tecnologia, futuro e modernità, rappresentando un’autentica rivoluzione a livello mondiale, non solo nei trasporti.

La mostra prenderà le mosse dall’operato dei fratelli Edvard e Josip Rusjan, autentici pionieri del volo che, senza possedere competenze specifiche o ingegneristiche, al pari dei fratelli Wright, riuscirono a progettare e costruire nella loro “Fabrique Tecnique d’Aeroplans Rusjan” alcuni modelli di aeroplani che fecero volare anche all’estero.

L’itinerario prosegue con l’aeroporto di Gorizia, fin dagli anni precedenti la Grande Guerra, per giungere agli anni ’30, quando fu sede del 4°Stormo da caccia terrestre, al comando di Amedeo duca d’Aosta. Questi furono gli autentici anni ruggenti per il campo di volo e i suoi aeroplani, che realizzarono imprese memorabili, cimentandosi con successo anche nel volo acrobatico, specialità di cui oggi la nostra PAN (pattuglia acrobatica nazionale) costituisce un’autentica eccellenza a livello mondiale.

Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale e l’entrata in guerra dell’Italia, l’aeroporto divenne base per operazioni nei Balcani. Nel periodo 1943/45 l’aeroporto si vide dapprima sede di aerei da caccia, e successivamente di aerosiluranti. Con termine delle ostilità fu occupato per due anni da aerei da ricognizione dell’AAF (Army Air Force) statunitense, e dal 16 settembre 1947 restituito all’Aeronautica Militare Italiana che vi rimase fino al 1966. Attualmente ospita il volo diportistico, i cui velivoli solcano il cielo della città ricordando i tempi in cui si sentiva forte il rombo degli aerei da caccia.

A corredo della mostra a Santa Chiara sono previste iniziative di approfondimento storico didattiche, oltre a visite guidate tenute da esperti.

Tra le tematiche che saranno affrontate, vi sono la Tenda rossa, l’aeropittura e il movimento futurista, il 4° Stormo e il Duca d’Aosta, la Guerra fredda e l’aeronautica moderna, anche con la presentazione del video “Aerei e aviatori a Gorizia”.

Una prima conferenza ha arricchito l’inaugurazione della mostra in municipio: “Francesco Baracca cavaliere e aviatore”, con Mauro Antonellini, conservatore del Museo Francesco Baracca di Lugo di Romagna.

 

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