Studenti iberici e friulani ridisegnano Spilimbergo

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redazione

4 Aprile 2023
Reading Time: 2 minutes

Trenta aspiranti architetti coinvolti per elaborare nuove idee di valorizzazione degli spazi urbani

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SPILIMBERGO – Rivisitare e proporre nuove idee di spazi urbani per valorizzare il nucleo storico di Spilimbergo, cittadina di riconosciuto valore architettonico a livello mondiale.

È l’obiettivo di un’esperienza di studio e progettuale che coinvolge una trentina di studenti di architettura delle università di Udine, Valladolid (Spagna) e Beira Interior di Covilhã (Portogallo).

Fino al 6 aprile gli aspiranti architetti, in collaborazione con la Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, lavoreranno per immaginare la riconfigurazione tra costruito e spazi esterni. Gallerie, patii, portici o terrazze costituiranno la base per ideare spazi tra interno ed esterno che facciano convivere elementi architettonici e l’arte del mosaico costruendo un ponte tra tradizione e contemporaneità.

Il workshop, intitolato “La Scuola Mosaicisti del Friuli e l’architettura della soglia: nuovi spazi urbani per la città di Spilimbergo”, rientra negli Erasmus Blended intensive programme, progetti intensivi transnazionali finanziati dalla Commissione europea.

L’esperienza è iniziata a nella seconda metà di marzo con attività da remoto che hanno visto anche la partecipazione del professor Fernando Zaparaín dell’Ateneo di Valladolid e dell’architetto Juan Carlos Arnuncio, professore emerito della Escuela Técnica de Arquitectura de Madrid. Il gruppo di studenti e docenti si è riunito poi in Friuli per seguire lezioni, svolgere le attività progettuali e visitare Spilimbergo, Aquileia e Cividale del Friuli.

L’iniziativa è diretta da Claudia Pirina, docente di composizione architettonica e urbana, nell’ambito degli eventi organizzati in occasione del ventennale del corso di laurea in Architettura dell’Ateneo friulano. Gli altri docenti che partecipano al progetto sono Javier Blanco, Pablo Llamazares Blanco, Álvaro Moral García e Jorge Ramos Jular dell’Università di Valladolid; Miriam Ruiz-Iñigo dell’Università di Covilhã e Giovanni Comi dell’Ateneo friulano, con la collaborazione dell’architetto Vincenzo D’Abramo.

Nella giornata conclusiva i lavori degli studenti saranno discussi anche alla presenza del presidente e del direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli, Stefano Lovison e Gian Piero Brovedani, del coordinatore del corso di studi Alberto Sdegno e di Renato Bocchi, docente dell’Università Iuav di Venezia.

«Questo workshop – spiega la professoressa Pirina – si propone di sviluppare riflessioni critiche sulla valorizzazione architettonica e paesaggistica del patrimonio friulano, la sostenibilità e la resilienza dei piccoli centri. La città di Spilimbergo costituisce un’occasione per individuare nella trasformazione dei processi dello spazio urbano la chiave per l’integrazione tra il tessuto storico e gli spazi della storica istituzione formativa di prestigio internazionale della Scuola Mosaicisti del Friuli».

 

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