La Grado mitteleuropea svelata a Bruxelles

imagazine_icona

redazione

27 Aprile 2023
Reading Time: 2 minutes

Successo di pubblico e di critica per l’evento organizzato dall’Associazione Giuliani nel Mondo

Condividi

BRUXELLES – Il circolo di Bruxelles dell’Associazione Giuliani nel Mondo ha organizzato la conferenza della professoressa Marina Bressan dal titolo “Grado Microcosmo della Mitteleuropa” al Press Club Europe.

La conferenza è stata aperta dai saluti istituzionali di Martina Rattinger in rappresentanza della regione Carinzia (Land Kärnten) e di Gino Cormons della Regione Friuli Venezia Giulia, i quali hanno ricordato i profondi legami culturali oltre che istituzionali tra le due regioni.

Nella sua conferenza, Bressan ha ripercorso i momenti più importanti della storia contemporanea di Grado che, da antichissimo villaggio per lo più di pescatori, dove la vita era racchiusa in un “castrum” di calli, diventò sotto l’amministrazione austriaca la spiaggia più amata della monarchia austro-ungarica.

Sotto l’amministrazione austriaca iniziò infatti per Grado un nuovo periodo di prosperità, favorito da una sapiente politica salutistica avviata nell’Ospizio Marino, culminato nell’assegnazione dell’ambito titolo di Kurort (località di cura) e sostenuto dalla rete ferroviaria.

Una volta divenuta italiana, Grado seppe superare le difficoltà dovute al cambio di amministrazione e alla frammentazione del vecchio Impero in nuovi stati, e consolidò il suo ruolo di importante centro turistico della regione giuliana e di tutta la nuova Europa centrale.

Nel decennio successivo Grado si confermò luogo di villeggiatura alla moda non solo di stranieri, ma anche di italiani, e si aprì a un turismo non più solamente elitario, ma che coinvolgeva gran parte della popolazione, favorito anche dalla costruzione del ponte che la collegava alla terraferma. A partire dagli Anni Cinquanta Grado si espanse ulteriormente attraverso nuove colate e diventò luogo di villeggiatura di tutti nonché meta preferita di gitanti domenicali.

Bressan ha corredato la sua presentazione con foto storiche, nonché con la lettura di testi di Biagio Marin e di articoli di giornali dell’epoca, che hanno illustrato al pubblico e reso chiara le trasformazioni di Grado nel periodo sopracitato.

Nella prima parte della conferenza, Bressan si è soffermata sulle foto della Grado austriaca di inizio secolo dove erano sorti alberghi, hotel, impianti talassoterapici, costruite promenade, viali, nuovi stabilimenti bagni per garantire all’ospite ogni comodità.

Ampio approfondimento è stato dato alla figura del pittore Josef Maria Auchentaller e della moglie Emma che hanno trasformato Grado in un cenacolo operoso di pittori, artisti e architetti secessionisti, insomma in una piccola Vienna mondana.

Nella seconda parte della conferenza Bressan ha mostrato al pubblico i più iconici manifesti pubblicitari di Grado, da quelli di impronta secessionista di Josef Maria Auchentaller a quelli simbolo degli anni trenta come il celebre “Estasi in laguna” di Marcello Dudovich.

La conferenza si è infine conclusa con un momento conviviale con dei prodotti enogastronomici regionali.

“La conferenza – ha commentato il segretario del circolo, Antonio Pavanello – ha visto un ampio pubblico tra cui numerosi ospiti esterni, anche provenienti delle istituzioni europee, spinti dalla curiosità per Grado, oltre ai soci del circolo. La conferenza è stata apprezzata molto dal pubblico, sia per i ricchi contenuti che per lo stile accattivante della professoressa Bressan”.

Visited 13 times, 1 visit(s) today
Condividi