CERVIGNANO DEL FRIULI – Chi a piedi partendo alle 4 di mattina, chi in bicicletta, chi in automobile o in pullman, e quindi in vaporetto, e c’è chi anche ha fatto l'attraversata in canoa, come gli scout del gruppo Cervignano 1: tutti con l’obiettivo di raggiungere il Santuario Mariano di Barbana per l’annuale pellegrinaggio della Parrocchia cervignanese.
Dopo una settimana intensa di preparativi, dalla vendita dei biglietti per i vaporetti all’organizzazione delle vettovaglie, alla logistica, tutto è stato coordinato in modo esemplare. Alle ore 10, dopo l’attracco dei vaporetti sull’isola, è partita una breve processione verso la basilica, con rappresentanze di tutte le associazioni che gravitano nel mondo della parrocchia: dagli scout ai volontari di “Uomini come Noi”, dai ministranti alle catechiste, dai membri dell’Azione cattolica a chi svolge le attività amministrative, dagli Amici del Presepe del Duomo di Cervignano sino ai semplici parrocchiani.
Alla celebrazione eucaristica i partecipanti della comunità cervignanese sono stati oltre 350. Il parroco don Sinuhe Marotta ha presieduto la messa assieme a una nutrita rappresentanza di ministranti.
Dopo la celebrazione gli “Amici del Presepe” hanno offerto la pastasciutta a tutti i partecipanti che a loro volta hanno condiviso pietanze portate da casa.
Il pellegrinaggio votivo più antico al Santuario di Barbana, dopo quello di Grado, sembra essere proprio quello di Cervignano, anche se non si sa con esattezza a quando risale. Nelle cronache del Santuario il pellegrinaggio di Cervignano viene ricordato la prima volta nel 1611 e poi nel 1613. È scritto che «vengono con la croce» e cioè in processione (Archivio di Barbana, L. IX, pag. 4, 16, 28). Cervignano quindi è legato a Barbana da oltre 400 anni. A quel periodo pressappoco appartiene l’impegno collettivo della comunità di manifestare la sua riconoscenza con il pellegrinaggio annuale.
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