SAN CANZIAN D’ISONZO – Coerente, concettuale, corrispondente: la mostra di Evaristo Cian “Di trame e tratti” allestita al piano terra di Villa Settimini di Pieris in largo Garibaldi – antica magione oggi accogliente Biblioteca comunale – è un racconto significativo e intenso della sua pittura.
Coerente per le tematiche creative della sua trama: interni di studio, volti e corpi del suo mondo intimo, gelsi, animali protagonisti con la sfida tutta umana nello sguardo, colori che gocciolano magicamente nello studio-tana, creando un effetto tridimensionale, fili di ferro sferzanti l’aria nei vuoti dei cieli, memorie di passati dolori, Che Guevara, istantanee attaccate con nastro da pacco.
Concettuale: ci sono i temi dell’impegno civile che è politico, l’amore verso l’universo nella sacralità della vita in ogni sua forma, il ricordo di fatti, esseri e anche oggetti che occupano un posto importante nella testa e nel cuore di Evaristo Cian, lo sguardo oltre il contenitore dei corpi, gli oggetti disseminati a sottintendere un pensiero, un richiamo, una sollecitazione. La contrapposizione silenziosa ma potente fra regole imposte o autoimposte.
Corrispondente: la pittura di Evaristo Cian lo racconta sempre con continuità di stile, linguaggio e tematiche. In questa mostra lo si apprezza in modo particolare visto che si viaggia da opere degli anni 2000 fino al 2022. Interessante e sorprendente l’allestimento nella varietà di tecniche formati, e momenti creativi.
Lo ritroviamo Evaristo Cian nelle campiture di colore deciso denso, senza respiro, i delicati chiaroscuri, l’ironia delle sue composizioni, una certa dose di assurdo fortemente significativo che sa sorprendere con quella ritrosia provocante, fatta di poche parole e tanti sguardi, guizzi, visioni di realtà obliqua, mai rettilinea.
Bravo Cian! Sempre interessante, ora divertente ora pensierosa, la sua pittura.
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