Marco Baliani e gli orrori di tutte le guerre

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redazione

3 Luglio 2014
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Lo spettacolo “E Johnny prese il fucile”

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Prime indiscrezione sulla nuova stagione del Teatro Comunale Monfalcone, in vista dell’avvio della campagna abbonamenti, fissato per lunedì 13 settembre.

“Desideriamo offrire al nostro pubblico le più ghiotte occasioni di divertimento intelligente – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Paola Benes – cercando di attrarre nuovi spettatori e di essere convincenti e appetibili fra i giovani. La spesa culturale è un investimento irrinunciabile per la coesione sociale: il Teatro è un fondamentale centro di aggregazione per la comunità dei cittadini, senza il Teatro non c’è formazione, non c’è senso di appartenenza alla vita civile collettiva”.

Ad inaugurare la stagione sarà il primo appuntamento del cartellone musicale, diretto da Filippo Juvarra. Mercoledì 22 ottobre tornerà infatti al Comunale il celebre pianista Louis Lortie, che proprio a Monfalcone, dopo aver vinto nel 1984 il prestigioso Concorso Busoni, iniziò la sua incredibile ascesa verso il successo internazionale. Assente dalla stagione monfalconese come solista dal 2009 (anno in cui celebrò il leggendario ultimo concerto di Rachmaninov), Lortie apre la stagione con un programma dedicato alla forma del Preludio, che affianca ai celeberrimi Preludi op. 28 di Chopin (ciclo ispirato al Clavicembalo ben temperato di Bach) una scelta di Preludi da Skrjabin (ad anticipare le celebrazioni del 2015 per il primo centenario dalla morte del compositore russo).

Di grande suggestione il concerto che a novembre vedrà protagonisti la soprano Lisa Larsson e Andrea Lucchesini, star del pianismo internazionale, che propongono un programma dedicato a Richard Strauss (a 150 anni dalla sua nascita): una Sonata per pianoforte composta agli esordi e gli intensi Quattro Ultimi Lieder, ciclo liederistico composto alla fine della sua parabola creativa e fra i massimi vertici della sua produzione; ad anticipare Strauss, una serie di Lieder del suo compositore d’elezione, Mozart.

Per gli appassionati degli strumenti a fiato si anticipa come imperdibile, a gennaio, il concerto del Selmer Saxharmonic, ensemble di dodici sassofonisti diretto da Milan Turkovic, celebre fagottista e mitico componente del quintetto a fiati Wien-Berlin, nonché apprezzato direttore d’orchestra; in programma, fra gli altri, una selezione di brani da intramontabili colonne sonore.

La nuova stagione di prosa si muove invece fra i grandi classici della storia della drammaturgia e il teatro contemporaneo, la commedia e il teatro musicale. L’apertura del cartellone, in programma i giorni 11 e 12 novembre, è all’insegna della contaminazione fra musica e teatro. In Beatles Submarine, infatti, lo straordinario Neri Marcorè e i quattro professori della famigerata Banda Osiris esplorano l’universo della più leggendaria band di tutti i tempi: un gioioso spettacolo-concerto che intreccia i loro brani più famosi, si ispira ai racconti e alle poesie della coppia Lennon-McCartney e si alimenta degli infiniti rimandi che le canzoni e gli scritti dei Beatles hanno reso eterni.

Particolarmente gradito sarà il ritorno a Monfalcone, a gennaio, di Paolo Rossi, che mette la sua verve geniale e anarchica al servizio dello spettacolo Il colore è una variabile dell’infinito, varietà pop e surreale dedicato alla figura di Pier Luigi Torre, ingegnere e botanico, progettista all’avanguardia che attraversò gli anni della guerra e della ricostruzione regalando all’Italia le sue geniali invenzioni: dalla rosa blu alla Lambretta, vera e propria icona del design italiano.

Agli spettacoli del cartellone di prosa si intersecano, come di consueto, quelli di “contrAZIONI – nuovi percorsi scenici”, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea e alle esperienze più significative della scena emergente. Fra i protagonisti della nuova edizione c’è Marco Baliani, storico interprete del teatro di narrazione italiano, protagonista a gennaio dello spettacolo E Johnny prese il fucile, tratto dal celebre romanzo di Dalton Trumbo, testo che a partire dal 1939, a ogni nuova guerra americana, è stato ritirato dalle librerie. Raccontando la struggente storia di Johnny, uno dei milioni di giovani mandati a uccidere altri giovani durante la Prima Guerra Mondiale, lo spettacolo denuncia gli orrori di tutte le guerre.

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