Gorizia, la Croce Rossa a fianco dei bisognosi

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redazione

13 Agosto 2014
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L’attività della sezione locale

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Il comitato locale della Croce Rossa Italiana (CRI) di Gorizia, sotto la guida della presidente Ariella Testa Bani,  partecipa attivamente, con le sue componenti ovvero “volontari del soccorso”, “infermiere volontarie” e “corpo militare”, alla gestione delle emergenze sia nell’ambito del territorio goriziano sia fornendo assetti specializzati per emergenze di carattere nazionale e internazionale, in concorso con altre organizzazioni governative e di volontariato.

Allo scopo di dare piena attuazione alle attività di supporto,  presso la sede di via Codelli a Gorizia, è stato realizzato un ambulatorio medico, aperto ogni mattina dal lunedì al venerdì, con personale sanitario CRI, tra cui tre medici, che fornisce assistenza sanitaria a cittadini italiani e stranieri non coperti dal servizio nazionale e bisognosi di cure mediche. Mediamente ricorrono alle cure una quindicina di utenti al giorno tra cui molti bambini.

A fianco all’attività sanitaria propriamente detta, si inserisce quella di trasporto e accompagnamento,  con mezzi adeguati,  di anziani e diversamente abili presso luoghi di cura e l’attività di distribuzione di generi alimentari e prodotti per l’igiene per circa duecento nuclei familiari presenti nel territorio goriziano. Quest’ultimo intervento viene condotto unitamente alla Caritas locale e i generi distribuiti vengono acquistati grazie all’indispensabile sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e di raccolte fatte da personale CRI presso alcuni  centri commerciali presenti nel territorio.

Attualmente presso la sede vengono inoltre organizzati corsi di lingua italiana e di educazione civica con incontri sulla cultura, sulla storia italiana e suoi diritti umani, per favorire l’inserimento e l’integrazione di circa venti  profughi richiedenti asilo presenti da dicembre in città provenienti prioritariamente dall’Afghanistan, in attesa della definizione del loro status da parte della commissione istituita presso la prefettura di piazza della Vittoria.

Sempre nell’ambito dell’accoglienza, i “volontari CRI” organizzano attività varie  di socializzazione  a favore di anziani, diversamente abili e persone in difficoltà. Recentemente hanno partecipato all’operazione “Solidarietà”, tre infermiere volontarie con l’ispettrice provinciale Edina Montanari,  nell’ambito del centro accoglienza richiedenti asilo (CARA) di Mineo (CT) in Sicilia con un turno di tre settimane svolgendo attività di assistenza sanitaria, mediazione culturale e di assistenza in fase di accoglienza dopo lo sbarco dei profughi, provenienti prevalentemente dall’Afghanistan e dal Pakistan, nonché di supporto psicologico, circa 1.300 ospiti a cui la CRI con i suoi 130 operatori fornisce il necessario aiuto. Un’altra infermiera volontaria, Naumbe Diop, da bordo di nave “Etna” della Marina Militare Italiana, unità di supporto logistico e sanitario, ha partecipato all’operazione umanitaria “Mare Nostrum” nel Canale di Sicilia e nel Mediterraneo Occidentale.

Queste le attività che silenziosamente, con passione, solidarietà e amore per il prossimo,  i “volontari CRI” di Gorizia svolgono nel solco di quei principi universali che costituiscono la base per operare a favore dei bisognosi senza alcuna distinzione di razza, religione o credo politico sia nelle emergenze sia quotidianamente nel territorio.  

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