Trieste, esordio per le ‘casette dell’acqua’

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redazione

4 Settembre 2014
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Domani inizia la sperimentazione

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Spunteranno in varie zone della città offrendo a cittadini e visitatori acqua fresca di qualità, naturale o gasata, in apposite e innovative strutture: sono le 'casette dell'acqua' o meglio le 'fontane pubbliche tecnologiche' del nostro tempo che consentiranno di usufruire del bene più prezioso al mondo con vantaggi non da poco: da un lato la possibilità di bere acqua di acquedotto microfiltrata sempre fresca e controllata, dall’altro la riduzione del consumo delle bottiglie di plastica con annessa riduzione delle emissioni inquinanti prodotte durante la loro produzione, trasporto e smaltimento.

Inoltre, la 'casetta dell'acqua' potrà diventare anche un luogo di aggregazione sociale, come lo era in passato la fontana pubblica. 

L'Amministrazione Comunale, dopo attenta valutazione da parte degli uffici competenti, ha scelto la ditta ProAcqua per dare avvio alla sperimentazione di questa iniziativa, che è in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sia di sensibilizzazione della cittadinanza al risparmio energetico sia di riduzione della produzione di rifiuti di plastica con le conseguenti problematiche di smaltimento. L'acqua delle “casette”, che avrà  un costo al litro di 5 centesimi di euro, sarà erogata tramite tessere precaricate reperibili presso le edicole (tessere con nuova tecnologia RFID che non possono essere né manomesse né smagnetizzate o contraffatte).

A partire da domani saranno operative in via sperimentale le ‘casette’ a Rozzol-Melara, a Borgo San Sergio e presso la Rotonda del Boschetto, a San Giovanni. Su decisione del Comune, nella prima settimana l’erogazione dell’acqua sarà gratuita.

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