Lo sfruttamento dei clandestini, dall’Alto Adige al Friuli

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redazione

6 Ottobre 2014
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Il nuovo film di Vittorio Moroni

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Domani alle 20.30 al Visionario di Udine il regista Vittorio Moroni presenterà al pubblico il suo Se chiudo gli occhi non sono più qui, racconto di formazione girato tra Bolzano e Codroipo con il sostegno delle Film Commission locali. Con uno stile delicato e rispettoso, Moroni riesce a creare un affresco poetico di emozioni attorno alla storia di un ragazzo speciale.

Kiko (il giovane Mark Manaloto), sedici anni, ha perso il padre italiano in un incidente e vive con la madre filippina Marilou e il suo nuovo compagno Ennio (Giuseppe Fiorello), un caporale che sfrutta immigrati clandestini in cantieri edili. Ogni giorno dopo scuola Kiko è costretto a lavorare per Ennio. Sente di vivere nel pianeta sbagliato. C’è un solo posto dove è possibile sognare: un vecchio autobus abbandonato che il ragazzo ha trasformato nel suo rifugio. L’incontro con Ettore, vecchio amico del padre, cambierà il suo destino. Quell’uomo, però, nasconde un segreto.

Sceneggiatore, drammaturgo e regista, Vittorio Moroni esordisce nel lungometraggio nel 2003 con Tu devi essere il lupo, nominato ai David di Donatello per il miglior regista esordiente e ai Nastri d’argento. Nel 2006 gira tra Roma e il Bangladesh Le ferie di Licu nominato ai Nastri d’argento come miglior documentario. Come sceneggiatore ha vinto per due volte il Premio Solinas e nel 2010 scrive con Crialese la sceneggiatura di Terraferma, Premio speciale della Giuria a Venezia 2011 e film candidato agli Oscar 2012.

Dopo Codroipo (dove è stato presentato ieri) e Udine, Se chiudo gli occhi non sono più qui proseguirà il mini-tour regionale mercoledì 8 a Trieste al Cinema Ariston.

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