Occupazione e crisi, la Regione rilancia il progetto “Imprenderò”

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redazione

29 Gennaio 2015
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Presentati i dati semestrali

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Primo semestre positivo per il progetto regionale Imprenderò 4.0, giunto alla quarta edizione, promosso e finanziato dalla Regione nell’ambito del Fondo Sociale Europeo (Programma operativo 2007/2013 – Asse 2 Occupabilità PPO 2013, Programma Specifico n.8) e dal Programma esterno parallelo del POR FSER 2007/2013 (rientrante nel Piano di azione e coesione – PAC – Garanzia Giovani FVG).

Risultati presentati a Udine alla presenza dell’assessore regionale al lavoro formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Loredana Panariti, del direttore centrale della Direzione centrale Lavoro, Formazione, Istruzione, Pari opportunità, Politiche giovanili e Ricerca Ruggero Cortellino e del direttore del Consorzio Friuli Formazione – ente capofila del progetto – Andrea Giacomelli, insieme agli altri enti partner.

«La Regione, attraverso Pipol (il piano integrato di politiche per l’occupazione e il lavoro) ha messo in campo misure di Politica attiva del Lavoro volte a favorire le fasce della popolazione in particolari condizioni di difficoltà nell’accesso al mondo del lavoro, per giovani e lavoratori disoccupati» ha commentato l’assessore Loredana Panariti.

Il piano d’azione, vede l’attuazione di tre diverse azioni volte al sostegno, all’accesso, al rientro e alla permanenza nel mercato del lavoro. Si tratta di FVG Progetto Giovani, FVG Progetto Occupabilità e di Imprenderò 4.0.

«É proprio grazie a Imprenderò – ha continuato l’assessore – che la direzione regionale per il lavoro ha attivato un’innovativa sperimentazione che ha indotto lo sviluppo di modelli organizzativi con sinergie ed integrazione tra pubblico e privato. Sono oltre 20mila gli iscritti nei Centri per l’Impiego dislocati nelle quattro province – uno dei numeri più elevati e significativi rispetto alla media delle regioni italiane. In questo contesto il progetto Imprenderò, riveste un’importanza significativa, lo dimostrano i dati presentati oggi in conferenza stampa. É inoltre volontà della Giunta regionale che il progetto venga rifinanziato in futuro e diventi uno strumento strategico per accompagnare il percorso intrapreso per il superamento della crisi occupazionale tuttora in corso».

Andrea Giacomelli, direttore del progetto Imprenderò 4.0, si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti.

«È sicuramente un segnale di forte interessamento da parte della popolazione della nostra regione verso l’autoimpiego e l’imprenditorialità, correlato al bisogno di accedere a una formazione di qualità che fornisca le conoscenze e competenze necessarie per la realizzazione del proprio progetto imprenditoriale – ha sottolineato Giacomelli -. Ritengo che la rete di relazioni e il lavoro di proficua collaborazione instaurati in questi mesi tra i partner di progetto e la direzione centrale del lavoro siano la “ricetta giusta” per contrastare il fenomeno della disoccupazione e fornire strumenti concreti per il rilancio dell’economia regionale».

Il progetto Imprenderò 4.0 è suddiviso in 2 macroaree di intervento: sostegno allo sviluppo e creazione d’impresa e dell’autoimpiego (linea d’intervento n. 1) e sostegno ai processi di passaggio generazionale/trasmissione d’impresa (linea d’intervento n. 2).

I dati evidenziano una forte partecipazione ai seminari informativi e di orientamento. In totale i seminari realizzati nel semestre luglio-dicembre 2014 sono stati 20 e hanno coinvolto ben 702 persone.

Nello specifico, 16 sono stati i seminari attuati nel primo semestre di programmazione nell’ambito dell’azione finalizzata a sostenere la creazione di impresa e hanno visto il coinvolgimento di 557 persone (dato che scende a 496 se prendiamo in considerazione il fatto che alcuni soggetti hanno partecipato a più seminari), una media che, di fatto, si attesta attorno ai 35 partecipanti a seminario rispetto ai 16 stimati (oltre il doppio). Circa un terzo dei partecipanti ha un’età inferiore ai trent’anni. Il livello di istruzione è mediamente alto, oltre il 60% dei partecipanti è infatti in possesso di una laurea triennale, specialistica o dottorato di ricerca. Sebbene la maggioranza (51%) sia disoccupata esiste una parte rilevante (38,1%) che è occupata o sottoccupata (tirocini, contratti di solidarietà, pensionati, ecc.).

Per quanto attiene alla Linea d’intervento 2 dedicata a sostenere i processi di passaggio generazionale e le trasmissioni d’impresa, sono stati realizzati 4 seminari nel primo semestre di attività e hanno visto la partecipazione di 145 persone in aula (31,2% del totale obiettivo).

Per quanto concerne i corsi di formazione per la creazione di impresa sono stati realizzati 16 percorsi formativi, 9 (di cui 3 dedicati al target di Garanzia Giovani) sono già volti al termine e altri 7 sono attualmente in corso. I corsi hanno visto la presenza in aula di 261 persone (41% del numero obiettivo per l’intero progetto). Da evidenziare che quasi il 50% delle persone che hanno frequentato almeno un seminario informativo e di orientamento si sono in seguito iscritte ai corsi, a conferma che la prima fase informativa e di orientamento del progetto  ha raggiunto un campione di persone realmente interessate a intraprendere un percorso di creazione di impresa. Il numero dei partecipanti ai corsi destinati al target di Garanzia Giovani è stato molto alto, questo è stato possibile grazie al lavoro svolto in stretta sinergia ed integrazione con i servizi per il lavoro delle quattro province della nostra regione. La maggior parte dei giovani rientrano nella categoria NEET (64%) ma si è registrata anche una rilevante partecipazione di neolaureati (27%). 

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