Gorizia, nuovo fondo librario su banche ed economia

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Margherita Reguitti

11 Febbraio 2015
Reading Time: 2 minutes

Presso la Biblioteca statale isontina

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Il catalogo della Biblioteca statale isontina di Gorizia si arricchisce di un nuovo fondo di volumi, saggi e riviste dedicati al mondo bancario ed economico.

Consta di 464 volumi, editi dagli anni ’70 del secolo scorso ad oggi, pari a 8,5 metri lineari, la nuova sezione dedicata ai complessi e sempre in evoluzione aspetti economici, aziendali, giuridici e fiscali del mondo bancario e cooperativo. I libri, le monografie e le riviste che compongono il fondo sono frutto della donazione voluta da Renzo Medeossi, presidente della Cassa rurale ed artigiana di Lucinico, Farra e Capriva all’istituto di via Mameli.

Nella home page della Bsi è già disponibile l’elenco dei titoli, redatto con la collaborazione di Paolo Iancis, propedeutica alla consultazione in sede dei testi. “Si tratta di un fondo molto specialistico ma di grande interesse anche dal punto di vista storico-bibliografico – ricorda Marco Menato, direttore della Bsi – che va ad aggiungersi a quello già presente della Banca d’Italia, conferito al nostro istituto quando la sede goriziana venne chiusa nel dicembre del 2008”. Ampi e svariati i temi che vengono affrontati dalle pubblicazioni: si passa dai dettami sulla gestione degli istituti bancari e sulle modalità di calcolo finanziario degli inizi degli Settanta, alle segnalazioni di operazioni sospette degli anni Novanta, nel pieno dell’operazione “Mani pulite”, per arrivare ai saggi del 2014 su un possibile dialogo fra un economista e un biblista, con l’obiettivo di dare vita a un’economia etica. Non mancano saggi dedicati a indirizzi morali e cristiani di fronte all’usura, tema particolarmente caldo in un momento di forte indebitamento di famiglie e aziende, causa la crisi. Una parte cospicua delle pubblicazioni è dedicata alla realtà delle casse rurali e artigiane, ambito specifico di operatività del donatore. Dunque un patrimonio libraio interessante da un punto di vista tecnico ma anche culturale e sociale, in sintonia con la filosofia della Cassa rurale.

Un spaccato di circa mezzo secolo di attività finanziarie e bancarie che ha visto l’affermarsi dell’economia globale con cambiamenti epocali, sia per le grandi aziende internazionali sia per quelle locali, specchio di un territorio.

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