Quale futuro per le imprese agricole?

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redazione

10 Marzo 2015
Reading Time: 2 minutes

Incontro con il vicepresidente regionale Bolzonello

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Il prossimo Programma di Sviluppo Rurale (Psr) sarà fondamentale per rilanciare l’agricoltura regionale e, proprio per fare il punto sulle misure previste e le problematiche connesse, il Consiglio regionale di Fedagri FVG – 150 cooperative associate per 426 milioni di euro di fatturato complessivo – si è incontrato con il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, nella sede di Confcooperative.

«Il Psr, a nostro avviso, deve premiare i progetti collettivi e di filiera che creano innovazione e migliorano la qualità del prodotto agroalimentare», ha spiegato Giorgio Giacomello, presidente regionale di Fedagri, nel corso dell’incontro. «In alcuni settori, come l’ortofrutta, le cooperative agricole sono le uniche realtà regionali che aggregano e organizzano i produttori e hanno, quindi, un ruolo assolutamente strategico», ha aggiunto Giacomello, sottolineando come nella selezione dei progetti è fondamentale che si privilegi l’integrazione tra produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti.

Basti pensare che il 50% dei cereali e il 40% delle uve del FVG sono conferite a cooperative regionali, con imprese leader in settori quali vivaismo, ortofrutta, zootecnia.

La relazione di Giacomello ha tracciato anche una fotografia della cooperazione agricola regionale, dove il fatturato medio delle cooperative è di 3,2 milioni di euro, in leggera ma positiva crescita, e il 70% dei conferimenti e dei soci si concentra nel 21% delle cooperative, quelle che presentano un patrimonio netto superiore a 1 milione di euro.

La preoccupazione dei cooperatori, espressa al vicepresidente Bolzonello, è che gli oneri burocratici possano rallentare l’erogazione dei finanziamenti e complicare ulteriormente l’attività delle aziende agricole: «Il peso della burocrazia – ha spiegato Giacomello – rimane insopportabile e paradossalmente anche provvedimenti come quello sulla dematerializzazione dei registri stanno avendo l’effetto contrario alla auspicata semplificazione, soprattutto per le piccole cooperative. Il sistema dei controlli sulle aziende agricole, inoltre, non ha eguali per numerosità degli enti coinvolti e degli adempimenti obbligatori. È indispensabile che si avvii un’azione per semplificare procedure e controlli». Da qui la proposta di un meccanismo di anticipazione del contributo «è già stato sperimentato con efficacia per la ristrutturazione dei vigneti, sarebbe possibile estenderlo», ha concluso Giacomello.

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