Trieste, nuovo spazio allattamento al Distretto 2

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redazione

8 Aprile 2015
Reading Time: 2 minutes

Donato dalla Round Table 9

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Venerdì 10 aprile alle ore 17 al Consultorio Familiare del Distretto 2, in via San Marco 11 a Trieste si terrà l’inaugurazione dello “spazio riservato per l’allattamento” realizzato all’interno della struttura nell’ambito del Progetto “aRound mamme”, avviato dalla Round Table 9 Trieste in collaborazione con il Distretto Sanitario.

Lo spazio allattamento ad accesso libero è stato pensato e realizzato per garantire alle madri che frequentano la struttura un luogo riservato e tranquillo nel quale allattare i propri bambini in assoluta serenità e riservatezza. Un angolo di serenità e pace allestito grazie alla donazione e al montaggio in più fasi degli arredi necessari da parte dei soci della Round Table 9 Trieste. L’area riservata alle mamme rappresenta inoltre uno dei punti di forza della struttura, perché ha contribuito, nel suo piccolo,  a soddisfare i requisiti richiesti dall’UNICEF  per l’accreditamento dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria Triestina come Comunità Amica dei Bambini (BFCI).

“La Round Table – spiega Claudio Andrini – è da sempre impegnata sul fronte sociale. Lo scopo del nostro Club è quello di essere utili al prossimo e alla collettività e dare un aiuto alle giovani madri, le quali affrontano un momento meraviglioso ma anche molto impegnativo della propria vita”.

Il progetto “aRound Mamme” non ha visto solo la creazione dello spazio allattamento, ma anche l’attivazione di un Punto di scambio abbigliamento per bambini e future madri “da mamma a mamma” nella Microarea di via del Pane, che ora è stato trasferito nella sede della Microarea di Campi Elisi. “L’iniziativa – spiega  Nicola Tessaris, Past President della Round Table 9 e promotore del progetto – ha preso il via all’inizio del 2014 con l’organizzazione in collaborazione con il Pat Teatro di uno spettacolo benefico, il quale ha permesso di raccogliere i fondi necessari all’acquisto di un numero significativo di abiti e del mobilio necessario per allestire i punti di scambio vestiario e allattamento. Un’attività che ha dato ottimi frutti, dato che ad oggi nel complesso i capi di abbigliamento scambiati sono stati oltre 500 e i beneficiari, tra mamme e bambini, sono più di 70”.

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