Pallanuoto, Trieste omaggia i suoi campioni

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redazione

11 Giugno 2015
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Dopo la promozione in Serie A1

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“A nome della Trieste sportiva che si è emozionata in tantissimi momenti,  esprimo affetto e gratitudine a tutti voi, al presidente, all'allenatore, e ovviamente mio personale”. Così il sindaco Roberto Cosolini che, assieme all'assessore allo Sport Edi Kraus, ha ricevuto oggi in Municipio la squadra di Pallanuoto maschile vincitrice del campionato e promossa in serie A1.

Oltre ai componenti della squadra, sono intervenuti il presidente della Pallanuoto Trieste Enrico Samer con l'allenatore tecnico Stefano Piccardo e il vicepresidente vicario del CONI regionale, Francesco Cipolla, nonché il presidente del Consiglio comunale, Iztok Furlanic e i consiglieri comunali Marco Toncelli e Fabio Petrossi.

Il vicepresidente Cipolla, consegnando alla squadra una targa in segno di riconoscimento da parte del Coni, ha ricordato l'emozione di vedere la squadra battagliare nei play-off: “Vi ho seguito col cuore e ho ammirato la grinta di ogni partita. Adesso andrete su un palcoscenico importante,  contribuendo a promuovere  anche la nostra città”.

“È grandissima la soddisfazione per questo progetto che ci ha visti lottare anno dopo anno – ha commentato il presidente Samer – e che conferma Trieste quale 'città degli sport acquatici' di lunga tradizione, dalla vela al nuoto al canottaggio. Siamo grati al Comune di Trieste che grazie alla messa a disposizione di impianti efficientissimi come la piscina di San Giovanni e la Bianchi, un polo natatorio vero fiore all'occhiello a livello nazionale, che ha permesso la crescita di tanti giovani. Spazi importanti a livello agonistico e anche per coltivare  le giovanissime leve della pallanuoto. Assieme ai ragazzi della squadra inizieremo un percorso che può essere d'esempio per il Friuli Venezia Giulia e per il Nordest, magari anche allenandosi nella piscina esterna della Bianchi”.

Al termine il capitano della squadra ha consegnato al sindaco un pallone firmato dai ragazzi, ricambiato con un dono 'simbolo' quale l'Alabarda di Trieste, in segno di buon auspicio.

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