Divertirsi in modo sano

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redazione

7 Agosto 2015
Reading Time: 3 minutes

A Grado il progetto “What’s Up”

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Due giornate dedicate ai giovani che vogliono di più, sia divertimento sano che capacità di vivere bene, per quelli che non si accontentano di sballare per soddisfare le giornate ma che si impegnano per migliorare la qualità del tempo libero ed esserne protagonisti.

Grazie al Sistema What’s Up, una decina di ragazzi, capitanati da Igor Damilano, hanno attraversato Grado dal 2 al 4 agosto, percorrendo 15 chilometri di spiaggia al giorno, per diffondere, tra i coetanei, la filosofia del “posso divertirmi e so come fare, vieni anche tu?”.

Protagonisti attivi nell’evento gradese diversi giovani tra i 12 e i 20 anni, desiderosi di divertirsi e divertire con sport e musica. Alcuni di questi erano stati gli artefici anche del talk show Esci dal tuo avatar che, durante èStoria 2015, ha portato i ragazzi all’interno del grande evento goriziano.

Il Sistema What’s Up, realizzato dall’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n° 2 “Bassa Friulana Isontina” su mandato della Direzione Regionale Salute, ha da subito costituito forti alleanze con la Provincia di Gorizia (finanziatrice dell’evento gradese) e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, oltre al mondo della scuola e all’associazione LAB, con l’obiettivo di creare un tessuto di azioni coordinate a favore dei giovani, a scuola, a casa, nello sport e nel tempo libero.

Agli stabilimenti della Costa Azzurra e al Parco Acquatico della GIT di Grado i ragazzi di What’s Up si sono messi in gioco. Due dj teenagers a disposizione per intervallare i tempi di gioco, un writer ha interpretato dal vivo il logo di What’s Up. Più di 300 ragazzi hanno partecipato alle iniziative proposte, come il beach volley, il calcetto, il tiro alla fune, la corsa con i sacchi, la gara di tuffi e giochi d’acqua.

I giovani sono stati coinvolti nella realizzazione dei due eventi, a partire dall’organizzazione della campagna di comunicazione sui social network, passando poi al contatto diretto con i coetanei, raccogliendo le preiscrizioni, organizzando l’accoglienza agli eventi e il coordinamento delle attività.

“Imparare facendo, è questa la strategia del Sistema What’s Up. Oggi sappiamo che i ragazzi sanno gestire le emozioni, lo stress, sanno puntare a uno scopo e attendere la ricompensa vedendo la gente intorno soddisfatta nel godere di un bene comune. Si tratta di mettere in pratica le abilità di vita, che a livello internazionale sono considerate il fattore di protezione più importante per crescere in salute e resistere alle pressioni della devianza”, commenta Cristina Aguzzoli, coordinatrice della Rete Regionale HPH Friuli Venezia Giulia.

“Il Sistema What’s Up ha aggiunto, in questi tre giorni di divertimento responsabile, un altro tassello alla consapevolezza che è preferibile costruire modelli positivi da sperimentare di persona, piuttosto che rincorrere i danni quando si sono già manifestati. È un impegno che le istituzioni si sono prese in questo territorio e i ragazzi ci stanno dando ragione”, dichiara l’assessore al Welfare della Provincia di Gorizia, Ilaria Cecot. “Un ringraziamento particolare ai ragazzi What’s Up: Giacomo, Ilaria, Emanuele, Maura, Francesco, Daniele, Serena, Anna, Elia, Matteo, Emma e Valentina. Grazie a loro si sta realizzando il sogno di What’s Up”.

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