L’EXPO a scuola dai consorzi di bonifica FVG

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redazione

11 Settembre 2015
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A Milano il documentario “Il lavoro dell’acqua”

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Un attento lavoro fatto da persone che, con professionalità e rigore, garantiscono la sicurezza del territorio, la sostenibilità delle azioni e la valorizzazione delle tante eccellenze presenti in Friuli Venezia Giulia.

Si presenta così il documentario “Il lavoro dell’acqua”, firmato dal fotogiornalista e documentarista Luigi Vitale, con il quale i tre Consorzi di bonifica attivi in regione hanno deciso di presentarsi alle migliaia di persone che affollano il Padiglione Italia a Expo 2015, attraverso il sodalizio che li riunisce tutti, l’ANBI FVG, l’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue Fvg.

Da giovedì 17 a sabato 19 settembre, il Consorzio di Bonifica Cellina Meduna, il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana e il Consorzio di Bonifica Pianura Isontina, in pieno spirito Expo affronteranno il tema del rapporto tra acqua e produzione agroalimentare: la giusta quantità d’acqua determina il risultato di una coltivazione. Perciò compito primo di un Consorzio di Bonifica è controllare l’acqua, cioè “toglierla dov’è in eccesso e portarla dove è necessario”, come hanno sempre ripetuto i vertici degli enti operanti in Friuli Venezia Giulia. È questo il principio guida che in questi anni ha orientato gli investimenti cospicui e le soluzioni progettuali e tecnologiche avanzate messe in atto dalle realtà consortili: dalle idrovore della Bassa friulana alla diga di Ravedis nell’area del Meduna Cellina, fino agli imponenti interventi di riconversione irrigua da scorrimento ad aspersione realizzati in vaste aree del Friuli Centrale.

Parallelamente, i Consorzi svolgono una strategica attività del difesa del suolo, ribadita anche attraverso una recente legge regionale che irrobustisce il loro ruolo di braccio operativo della Regione nel settore (all’Expo sarà presente l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito). Ulteriore capitolo in cui gli enti consortili hanno saputo essere innovativi è quello della produzione di energia green – attraverso impianti fotovoltaici sulle cabine di pompaggio e centraline idroelettriche capaci di utilizzare anche piccoli salti d’acqua – per abbattere i costi del funzionamento del sistema irriguo e dunque la bolletta dei consorziati.

La superficie complessiva presidiata dai Consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia è di 3.750 chilometri quadrati, sul totale regionale di 7.862 chilometri quadrati, con un milione di popolazione interessata su 1,2 milioni di abitanti. I tre Consorzi impiegano complessivamente 220 unità. Lo sviluppo del reticolo idrografico interessato è di 5.223 chilometri; la superficie soggetta a bonifica è di 85.974 ettari e quella soggetta a irrigazione è di 66.498; lo sviluppo complessivo dei canali di bonifica è pari a 3.037 chilometri.

“Il percorso delle immagini segue le vie dell’acqua: canali, rogge, condotte, opere di presa, idrovore e centrali idroelettriche”, spiega Luigi Vitale, presentando il coinvolgente e poetico racconto per immagini dell’attività dei Consorzi. “Grazie a queste strutture – continua – la mano dell’uomo disegna il paesaggio agricolo che caratterizza la nostra regione. Il puntuale e continuo impegno svolto dai Consorzi garantisce la salvaguardia dei centri abitati, delle aree agricole, di quelle industriali, commerciali e turistiche nel rispetto dell’ambiente. Un attento lavoro fatto da uomini che con professionalità e rigore garantiscono la sicurezza del territorio, la sostenibilità delle azioni e la valorizzazione delle tante eccellenze presenti in Friuli Venezia Giulia”. Vitale ha collaborato con le più importanti riviste nazionali e internazionali, autori di opere editoriali sul Friuli Venezia Giulia.

 

ANBI FVG è un’associazione istituita nel 1967 e fa parte dell’Associazione nazionale delle Bonifiche, delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari. L’Unione regionale aggrega e rappresenta tutti i Consorzi di Bonifica operanti in FVG, al fine di ottimizzare qualità, efficienza ed economicità delle azioni condivise e programmate. L’amministrazione regionale riconosce l’attività dei Consorzi quale strumento indispensabile alla difesa e conservazione del suolo, alla tutela delle risorse idriche, alla regolazione delle acque, alla salvaguardia dell’ambiente, del territorio agricolo e del paesaggio rurale, nonché alla tutela e valorizzazione delle produzioni agricole e della biodiversità.

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