Polizia, arrivano i concorsi

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redazione

18 Novembre 2015
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Previsti nel 2016

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Per il triennio 2016-2018, infatti, l’art. 10 del Decreto legislativo 28 gennaio 2014, n. 8 prevede concorsi pubblici non più riservati esclusivamente ai volontari in ferma prefissata di un anno o quadriennale nelle forze armate.

In particolare, nel biennio 2016-2017, saranno banditi concorsi con il 50% dei posti disponibili destinati ai cittadini provenienti dalla “vita civile”; nel 2018 la percentuale salirà al 75%. In ogni caso l’accesso al ruolo iniziale degli agenti e assistenti della Polizia di Stato prevede il possesso di alcuni requisiti, consultabili anche nella sezione dedicata ai concorsi sul sito della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it).

Oggi, i candidati ricercati devono possedere non solo le caratteristiche specifiche per un determinato ruolo, ma devono saper rendersi interpreti di trasformazioni dinamiche all’interno dell’Amministrazione. Infatti, la vera forza di un’organizzazione così articolata come la Polizia di Stato, che svolge un compito complesso e delicato, sta proprio nel suo personale, nella sua costante capacità di rinnovarsi e rigenerarsi.

Nella Polizia di Stato ci sono tre grandi aree professionali: l’Area Operativa, l’Area Tecnica o Professionale e quella dei Gruppi Sportivi e della Banda Musicale della Polizia di Stato. In base ai titoli di studio posseduti e alle proprie passioni e aspettative, è possibile intraprendere la carriera che più attrae. In via generale, comunque, per entrare a far parte della Polizia di Stato è necessario superare un concorso di ammissione, aperto a tutti o riservato (in tutto o in parte) a specifiche categorie, che viene pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4^ Serie speciale – Concorsi ed esami”. Nei bandi di concorso vengono sempre indicati i termini ed i requisiti (età, titolo di studio, ecc.) che è necessario possedere per partecipare alle selezioni.

L’Area Operativa è quella che forma il poliziotto così come lo conosciamo; l’operatore svolge servizi di pronto intervento nelle Squadre Volanti piuttosto che indagini nella lotta alla criminalità, sempre a stretto contatto con la gente, per assicurare il rispetto delle leggi e per tutelare la convivenza civile. Facendo parte di questa area si può, con corsi interni, anche accedere alle diverse Specialità della Polizia: dalla Polizia Stradale alla Polizia Ferroviaria, dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a quella di Frontiera. Oppure specializzarsi in particolari settori di impiego come la Polizia a Cavallo, i Cinofili, gli Artificieri, gli Elicotteristi o un operatore dei NOCS (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza).

L’accesso all’area operativa può avvenire attraverso tre settori legati principalmente ai titoli di studio: il ruolo degli Agenti, degli Ispettori e dei Commissari della Polizia di Stato. Il concorso per Agente è l’accesso base e come   titolo di studio è necessario il diploma di scuola secondaria di 1° grado o equipollente. Dopo aver superato il concorso di ammissione e aver superato dei test di valutazione psico-fisica e attitudinale, si è avviati a un corso di formazione di 12 mesi, di cui i primi 9 in una delle Scuole di polizia presenti sul territorio italiano ed i restanti nella sede di servizio di assegnazione che sarà diversa dalla provincia di origine, da quelle di residenza o da quelle limitrofe.

Per accedere al ruolo degli Ispettori o dei Commissari bisogna superare un concorso pubblico per esami. In particolare, per diventare Commissari è necessario essere in possesso di un diploma di laurea a indirizzo giuridico ed economico conseguito presso una Università della Repubblica italiana o presso un Istituto di istruzione universitaria equiparato.

Gli appassionati di laboratori e provette o di indagini sulla balistica possono trovare la loro naturale dimensione nell’Area Tecnica o Professionale della Polizia di Stato. Gli appartenenti a quest’area sono impiegati con mansioni esecutive, in base alle proprie qualifiche e profili professionali, in diversi settori. Ad esempio, nella Polizia Scientifica come tecnici di laboratorio chimico-biologico o balistico, o nei Centri telematici di Elaborazione e trattamento di Dati e informazioni come tecnici di apparecchiature radioelettriche o informatiche.

Anche per quest’area, l’accesso ai singoli profili professionali avviene mediante concorso pubblico, per titoli ed esami. I ruoli appartenenti all’Area Tecnica o Professionale si distinguono in Operatori, Revisori, Periti, Direttori Tecnici e Medici della Polizia di Stato. In particolare, gli appartenenti ai ruoli dei Direttori Tecnici svolgono un’attività che richiede una preparazione professionale di livello universitario, con conseguente apporto di competenze specialistiche in studi, ricerche ed elaborazioni di piani e programmi tecnologici e si inquadrano nei ruoli degli ingegneri, dei fisici, dei chimici, dei biologi e degli psicologi.

La terza area è quella dei Gruppi Sportivi – Fiamme Oro e della Banda Musicale della Polizia di Stato. Anche per quest’area vengono pubblicati specifici concorsi pubblici. Alle Fiamme Oro possono accedere gli atleti, di entrambi i sessi, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) o dalle federazioni sportive nazionali (come ad esempio Valentina Vezzali, pluricampionessa nell’ambito della scherma).

La domanda di partecipazione è limitata a una sola disciplina sportiva scelta fra quelle elencate nel bando. I vincitori del concorso, al pari del concorso per Agenti, sono nominati Allievi Agenti della Polizia di Stato e ammessi alla frequenza del corso di formazione di 12 mesi. Al termine sono nominati Agenti effettivi e assegnati, secondo la propria disciplina sportiva, al settore specifico del gruppo sportivo delle Fiamme Oro.

Gli atleti, al termine della loro carriera sportiva o che dovessero perdere l’idoneità alle attività delle “Fiamme Oro”, sono destinati ad altri compiti di istituto e impiegati in una delle altre attività istituzionali previste per il ruolo di appartenenza, fermo restando il possesso dei relativi requisiti di idoneità al servizio di polizia.

Per entrare nella Banda Musicale, invece, occorre essere diplomato al Conservatorio nello strumento relativo al posto per cui si concorre. Gli appartenenti al ruolo degli orchestrali svolgono la loro attività rappresentando la Polizia di Stato a livello nazionale e internazionale, svolgendo anche un impegno di promozione della cultura musicale spesso in collaborazione con associazioni culturali e con enti pubblici e privati, sia italiani che stranieri. Il ruolo degli orchestrali si articola in tre parti e in sei qualifiche in relazione alla posizione e al ruolo dello strumento nell’organizzazione strumentale della banda. I vincitori del concorso vengono nominati orchestrali in prova e destinati a prestare servizio a Roma, sede della Banda Musicale della Polizia di Stato.

Da qualche anno è possibile candidarsi ai concorsi della Polizia di Stato tramite la domanda online disponibile sul portale web dedicato ai concorsi, dove è possibile accedere anche ad una serie di informazioni utili, tra cui i bandi, avvisi, circolari, nonché risultati delle prove d’esame. A breve sarà disponibile anche una sezione per l’accesso agli atti dei concorsi in formato digitale.

Un ulteriore strumento messo a disposizione negli ultimi anni dall’Ufficio concorsi per essere sempre informati sulle notizie relative ai concorsi, è l’App per i dispositivi mobili Android e Apple, tramite cui è possibile accedere all’area del concorso d’interesse e conoscere tutte le news e le notizie utili per poter partecipare. L’App offre numerosi servizi, tra cui anche quella di reminder, che memorizza sul calendario del proprio dispositivo tutte le date relative ai concorsi e consente di impostare delle notifiche per non dimenticare gli appuntamenti più importanti.

Una vera innovazione introdotta recentemente nell’ambito delle procedure concorsuali è la totale digitalizzazione della procedura di valutazione dei titoli di servizio che, attraverso un sistema di virtualizzazione dei fascicoli dei dipendenti, consente un forte abbattimento dei tempi di lavoro delle Commissioni esaminatrici.

In conclusione, qualsiasi possa essere la carriera che una persona intende intraprendere nella Polizia di Stato, è importante tenere a mente che il nostro non è un “lavoro” ma un “servizio” che, con onore e dedizione, le donne e gli uomini della Polizia di Stato svolgono ogni giorno a tutela della sicurezza del nostro Paese.

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