Angela Felice e Federico Rossi conquistano il Premio Pressacco

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redazione

24 Novembre 2015
Reading Time: 2 minutes

Consegna ufficiale a Udine

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«Rusticitas, quintessenza di friulanità  e chiave di lettura dei nostri rapporti col mondo»: amava ripeterlo Gilberto Pressacco, e non è un caso che la cerimonia di premiazione dei vincitori 2015 del Premio Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas sia stata introdotta proprio dall’“Inno alla gioia” di Beethoven, divenuto icona musicale del sentire e della coesione europea.

Standing ovation del pubblico per questo auspicio di resistenza agli eventi tragici del nostro tempo e subito dopo, nell’Auditorium della Regione a Udine, le fasi di premiazione si sono avvicendate fra la musica – quella delle radici friulane, nelle esecuzioni dei Cori guidati da Antonio Colussi e Claudio Zinutti – e le incursioni storico-letterarie con le lezioni magistrali dei vincitoriAngela Felice, direttore del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, e  Federico Rossi, fondatore dell’associazione culturale Colonos di Villacaccia e di Avostanis, annuale rassegna di incontri sulla cultura friulana. Li ha introdotti Flavio Pressacco, presidente dell’Associazione Gilberto Pressacco, sottolineando come la “raffinata rusticitas” valorizzata da Gilberto Pressacco resti tuttora uno straordinario ossimoro, stile distintivo del Cristianesimo aquileiese delle origini e sintesi delle qualità positive riconosciute universalmente alla popolazione friulana: semplicità, frugalità, onestà, schiettezza, coerenza, rifiuto dei compromessi.  

«C’è un ideale filo rosso – ha osservato ancora Pressacco – fra il Pasolini del centro di Casarsa diretto da Angela Felice e la feconda aia friulana dei Colonos di Federico Rossi. Ed è proprio un capolavoro di Pasolini, i Turcs tal Friul». 

Intorno a questa suggestione, declinata in chiave di germinazione friulana di progetti culturali.  si sono dipanati gli interventi dei due vincitori, introdotti dalla briosa laudatio del pianista e compositore Glauco Venier che li ha abbracciati nella definizione di “entusiasti visionari”.

«Con fantasia e tenace dedizione hanno ideato e concretizzato lungimiranti progetti culturali di elevato livello e di raffinata rusticitas»: queste le motivazioni del Premio ad Angela Felice e Federico Rossi, anche quest’anno promosso nell’ambito del progetto Maqôr 2015. Era stato attribuito nel 2010 al docente e critico letterario Gianfranco D’Aronco, nel 2011 al fisico e friulanista Sergio Cecotti, nel 2012 all’allenatore Edy Reja, nel 2013 alla poetessa Ida Vallerugo e nel 2014 al pianista e compositore Glauco Venier.

All’evento, condotto dal giornalista e operatore culturale Paolo Medeossi, hanno preso parte il presidente della Commissione Cultura della Regione Vincenzo Martines, il sindaco di Udine Furio Honsell, il sindaco di Sedegliano Ivan Donati, l’assessore al turismo di Aquileia Alviano Scarel e la delegata del Rettore dell’Università di Udine Elena D’Orlando.  Assente, giustificatissimo per meriti anagrafici, l’artista Giorgio Celiberti, autore delle opere donate ai vincitori.  Info: www.pressacco.org

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