L’igiene in casa

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Annalisa Casarin

7 Dicembre 2015
Reading Time: 4 minutes

Batteri e pulizia

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Rendere la casa un luogo pulito e sicuro è spesso più semplice da dire che da fare. Molte persone hanno convinzioni errate che le spingono a comportamenti scorretti e a volte controproducenti. Vediamo in sintesi alcuni consigli per migliorare i gesti quotidiani di pulizia che non renderanno la casa sterile, in quanto impossibile da ottenersi, ma eviteranno di creare un ambiente adatto alla proliferazione di parassiti e batteri.

La Cucina

Una spugna da cucina può contenere 200.000 volte più batteri di una tavoletta del wc! E se si utilizza uno straccio per pulire stoviglie e superfici i batteri vi si possono attaccare, pertanto sopravvivono al semplice risciacquo. Si consiglia di lavare una volta alla settimana le spugne in lavastoviglie o in acqua bollente e gli stracci ad almeno 60 gradi con un detergente a base di varecchina e di lasciarli asciugare completamente. Per quanto riguarda gli asciugamani da cucina spesso sono utilizzati per asciugare le stoviglie e le mani pertanto i residui di cibo e batteri contaminano le mani appena lavate. Si dovrebbero utilizzare due asciugamani separati e lavarli ogni settimana in acqua calda a 60 gradi. Il frigo dovrebbe essere pulito internamente dalle due alle quattro volte l’anno usando una miscela di acqua e aceto in parti uguali. L’aceto ha proprietà antibatteriche ed elimina odori sgradevoli.

La stanza da letto

Lenzuola e federe dovrebbero essere lavate una volta alla settimana, ogni due se la persona fa la doccia prima di andare a letto. Durante la notte si suda e si rimuovono le cellule morte della pelle e dei capelli. Gli acari della polvere se ne nutrono e possono proliferare indisturbati creando reazioni allergiche. Inoltre, quando ci si alza, sarebbe meglio lasciare lenzuola e coperte aperte per arearle. Il 10% del peso del cuscino dopo 2 anni di utilizzo viene sostituito da acari e residui. Se possibile, lavarlo in lavatrice ogni 3 mesi. Nota bene: le maniglie sono una delle vie più comuni di trasmissione dei germi. È quindi importante ricordarsi di disinfettarle con frequenza.

Tecnologia

Computer e cellulari sono spesso dimenticati, ma sono superfici che si sporcano facilmente. Una persona su cinque non li pulisce mai. Nel caso di dispositivi che non possono essere bagnati si raccomanda l’utilizzo di salviette con isopropyl alcohol. Per pulire la tastiera esistono bombolette di aria compressa per far fuoriuscire quello che si annida fra i tasti. In media una tastiera può contenere 1.200 micro organismi per centimetro quadrato.

Quando pulire

Ogni quanti giorni pulire le diverse zone della casa dipende da molti fattori: quante persone ci vivono, quante altre persone la usano, le loro abitudini di pulizia dopo aver mangiato o utilizzato le varie stanze, se ci sono animali da compagnia, se ci sono problemi idraulici che producono ristagno di acqua, se la casa viene areata o se le persone vi passeggiano con le scarpe sporche di terra e così via. In generale è buona norma passare diverse volte al giorno le superfici della cucina che vengono a contatto con i cibi così come i piatti e gli utensili utilizzati per prepararli e ingerirli. I pavimenti sarebbero da spazzare almeno una volta al giorno e i residui di cibo eliminati dalla cucina. Una o due volte la settimana si dovrebbero lavare i pavimenti, pulire il bagno a fondo, passare i lavandini, spolverare, lavare vestiti e lenzuola. Una volta al mese lavare frigo, forno, armadi di cucina e vetri; spolverare le zanzariere; togliere le eventuali ragnatele.

Alcuni suggerimenti su come lavare i panni efficacemente

Per uccidere i batteri si dovrebbero utilizzare temperature uguali o superiori ai 60 gradi. Per quanto in molte  lavatrici sia scritto che raggiungono i 90 gradi quando sottoposte a test solo alcune marche hanno dimostrato di poter scaldare l’acqua fino a tali temperature. Sono in commercio additivi con proprietà antibatteriche che possono essere utilizzati quando si lavano indumenti intimi, calzini o tessuti venuti a contatto con urina, feci o vomito. Questi indumenti dovrebbero essere lavati separatamente da asciugamani e tessuti da cucina, specialmente se si usano basse temperature. Lenzuola e asciugamani dovrebbero essere lavati a 60 gradi. Lasciare sempre l’oblò o lo sportello della lavatrice aperto quando non in uso in modo da evitare la formazione di muffe. Lavare  frequentemente le guarnizioni e il cassetto dei detersivi. Fare un ciclo a 90 gradi almeno una volta alla settimana per evitare che batteri e funghi proliferino nella lavatrice ed i tubi. Utilizzare aceto di vino bianco, la quantità dipende da quanti panni vengono lavati. Infine lavarsi sempre le mani dopo ogni operazione di pulizia.

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