Come sarebbe il mondo senza elefanti?

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redazione

31 Marzo 2016
Reading Time: 2 minutes

Si conclude “Elephant Song”

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Negli stessi giorni in cui al Circo Massimo di Roma si tiene il primo Ivory Crush italiano, avrà luogo l’ultimo appuntamento di Elephant Song, la personale di Tiziana Pers dedicata al rischio estinzione degli elefanti al Museo di Storia Naturale di Trieste.

Domenica 3 aprile, in occasione dell’ultima giornata di apertura della mostra curata da Leonardo Caffo e Martina Peruch, avrà luogo infatti l’evento di finissage ‘Caring Actions’.

Il progetto 'Elephant Song' lancia uno sguardo sul rischio dell’imminente scomparsa degli elefanti, prevista entro il 2025 se il bracconaggio continuerà con i ritmi attuali. 

“Mi sono chiesta – spiega Tiziana Pers – se gli animali che avevo incontrato e fotografato fossero ancora vivi. E se mio figlio dovrà davvero vivere in un mondo senza elefanti. E così ho iniziato a dipingere, usando i colori delle ossa, della pietra, dell’acqua, del vento, come un’immagine che si sta dissolvendo sotto il nostro sguardo”.

La mostra non affronta solo il tema degli elefanti: in dialogo con il Museo in un work in progress entrano anche squali, balene, scimpanzé, leoni e uccelli. 

Alcuni di questi dipinti verranno donati ad associazioni di tutela di specie in via di estinzione, a sostegno delle campagne antibracconaggio e per immaginare un ruolo attivo dell’arte. Tra queste: l’AIEA, Walk with Rangers, Sea Shepherd Conservation Society, CABS, LAC e il Jane Goodall Institute. 

Proprio per le caratteristiche multiformi dell’approccio, una polifonia di voci interagisce con le nuove serie pittoriche della Pers, tramite testi, poesie, video d’arte: la storica dell’architettura Valentina Sonzogni, il ranger antibracconaggio Davide Bomben, la poetessa sudafricana Natalia Molebatsi, lo scultore/cantautore Sasha Vinci e il filosofo curatore della mostra Leonardo Caffo raccontano in quanti modi colonialismo, specismo e terrorismo siano connessi, e cosa significhi per noi oggi l’estinzione di una specie.

L’evento ‘Caring Actions’ avrà luogo domenica 3 aprile alle ore 11 (entrata gratuita al museo): un  incontro con alcuni attivisti che in prima linea hanno affrontato e fronteggiato diverse forme di bracconaggio, e che renderanno il pubblico partecipe delle loro dirette esperienze in dialogo con l’artista: dalla difesa degli animali nelle sterminate distese africane, agli uccelli, fino alla tutela dei mari e degli oceani. L’incontro proseguirà con una visita guidata della mostra e si concluderà con un brindisi di finissage.

Interverranno l’attivista Maurizio Di Qual, il medico veterinario, video-operatore sub e ambientalista Eugenio Fogli, il veterinario Giorgio Stella e l’avvocato Federica Zambon.

La mostra Elephant Song proseguirà successivamente a Udine, dove sabato 9 aprile si unirà nella doppia personale Caring Voices insieme al progetto Present di Isabella Pers.

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