L’Università di Udine commemora il terremoto

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Margherita Reguitti

19 Aprile 2016
Reading Time: 3 minutes

“Epicentro di saperi”

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“Friuli 1976-2016. Epicentro di saperi” è il programma di iniziative messe in campo dall'Università di Udine per ricordare il 40° anniversario del sisma e presentato dal rettore Alberto De Toni. Una quarantina le manifestazioni in programma nel capoluogo friulano, a Gemona del Friuli, Gorizia, Pordenone e Venzone. Fra questi due gli appuntamenti clou: il 6 maggio “Safety Day”, evacuazione totale di tutte le sedi dell'ateneo e dal 12 al 18 settembre a Portis Vecchio di Venzone esercitazione internazionale SERMex 40°.

Filo conduttore del programma dell'università, nata per scelta popolare proprio dopo il sisma e attiva dal 1978, è la memoria storica dell’evento e il contributo innovativo fornito dall’Ateneo allo sviluppo culturale, economico e sociale del Friuli, come previsto dall’articolo 1 del suo Statuto. Un programma in divenire visto che l’ateneo infatti è disponibile a arricchirlo con nuove proposte provenienti dal territorio e dalla comunità accademica. «Il programma – ha affermato De Toni – evidenzia il contributo strutturale dell’ateneo quale catalizzatore d’innovazione e di progettualità , non solo nei settori strettamente legati all'emergenza sismica e alla ricostruzione, ma in tutte le poliedriche competenze e capacità specialistiche che lo caratterizzano e che contribuiscono allo sviluppo civile, culturale, sociale ed economico del Friuli».

Il calendario di iniziative è stato presentato anche dai delegati per il 40° del terremoto, Stefano Grimaz, e per le sedi di Gorizia, Nicoletta Vasta, e di Pordenone, Gian Luca Foresti. Molte le attività proposte: convegni, eventi collettivi, lezioni aperte, mostre, proiezioni di documentari e di filmati d’epoca, pubblicazioni, ricerche, seminari, visite guidate, workshop, un concorso fotografico, un’esercitazione internazionale, un premio di laurea e una scuola estiva. Ma saranno soprattutto due gli eventi di alto valore simbolico. Il primo, venerdì 6 maggio, data della prima grande scossa del 1976, sarà il “Safety Day”. La comunità universitaria dei poli di Udine, Gorizia e Pordenone verrà chiamata nel corso della mattina a una prova di evacuazione generale di tutte le sedi. Al rientro, studenti e docenti parteciperanno a incontri su sicurezza e prevenzione, e per riflettere sui valori che allora consentirono alla popolazione colpita dal sisma di riprendersi e rinascere, e che ancor oggi possono essere un riferimento per gli amministratori pubblici e la classe dirigente in generale. Il secondo, dal 12 al 18 settembre, a Portis Vecchio di Venzone, sarà l’esercitazione internazionale SERMex 40°, l’International training school in Seismic Emergency Response management organizzata in collaborazione con la Protezione civile regionale, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il comune ospitante e l' e Associazione Sindaci Terremoto. L’esercitazione si terrà nella località abbandonata dopo il terremoto, ma che presenta ancor oggi uno scenario realistico per addestramenti in scala reale su edifici danneggiati dal sisma. Inoltre, diverse iniziative si terranno nell’ambito della seconda edizione di Conoscenza in festa, il festival dei nuovi saperi, promosso dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), che si terrà a Udine dal 1° al 3 luglio. Il programma ha aggiunto Stefano Grimaz – vuole ricordare che proprio dopo il disastroso terremoto del 1976. In risposta a tale epicentro di distruzione con il nome “Epicentro di Saperi” l'Ateneo vuole sintetizzare il ruolo che ha avuto e intende ancora avere per lo sviluppo sociale, economico culturale del territorio friulano.

A Gorizia si approfondirà il tema della comunicazione del rischio, ha spiegato Nicoletta Vasta, della leggibilità e dell’efficacia comunicativa dei segnali di emergenza e delle procedure di evacuazione. A Pordenone ha sottolineato Gian Luca Foresti, saranno protagoniste le tecnologie multimediali per l’analisi delle procedure di evacuazione programmata e non. In fase di progettazione un' applicazione, denominata Athena, per la gestione delle emergenze in edifici e aree pubbliche.

Tutti gli appuntamenti sono pubblicati on line 

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