Benvenuti a Graz, Italia

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redazione

24 Maggio 2016
Reading Time: 3 minutes

La città austriaca vista dai nostri connazionali

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Dopo austriaci e tedeschi sono gli italiani gli ospiti più affezionati a Graz. Capoluogo della Stiria, patrimonio mondiale Unesco per il suo centro storico e per il castello barocco di Eggenberg, Capitale dei Sapori dell’Austria, come deciso dal ministero dell’agricoltura austriaco, e City of Design Unesco Graz ha tanto da offrire. E lo sanno bene i numerosi italiani che hanno deciso di andare a vivere lì.

“Ci sono opportunità culturali imperdibili, con una scelta infinita di occasioni per ascoltare musica dal vivo”, racconta Roberto Gatti, ventitreenne romano che studia lirica alla Kunstuni Graz,  l’università d’arte.

“Il Mumuth, il modernissimo teatro universitario accessibile anche al pubblico esterno propone grandi classici, come le opere di Mozart o i concerti di musica da camera, ma anche un ricco calendario dedicato alla musica jazz, che qui a Graz è davvero una cosa seria. Consiglio – aggiunge – anche i concerti dell’accademia di musica contemporanea Impuls (www.impuls.cc) e tra giugno e luglio Styriarte , il festival di musica classica e antica nel centro storico cittadino”.  

Ma non c’è solo la musica. “Lo Joanneumsviertel, un vero e proprio quartiere della cultura che unisce mediateca multimediale, il meraviglioso museo di scienze naturali, la Neue Gallerie, una galleria d’arte moderna dove passare dal Biedermeier all’Azionismo Viennese, e una modernissima biblioteca è imperdibile“, spiega Francesca Amone, che gestisce la Libera Biblioteca Italiana Arca, in Leonhardstraße, un luogo che stimola lo scambio culturale tra italiani e austriaci. “E poi per capire davvero Graz non bisogna perdersi, dal 16 al 18 settembre, Aufsteirern, il festival stiriano, per godersi, per 24 ore, musica, danze, sapori e  cultura stiriana al più alto livello”, aggiunge.  

“C’è anche una Graz di puro design”, aggiunge Chiara Stefani, che a Graz fa la mamma. “La Kunsthaus, il museo di arte contemporanea  che pare un alieno planato tra i tetti del centro storico è una meta imperdibile. Vale la pena, poi, spingersi sino ai giardini botanici universitari, in Holteigasse: le tre modernissime serre sono gli edifici più luminosi del mondo, in pratica c’è solo trasparenza che abbraccia piante tropicali e desertiche”.

C’è tanto da scoprire  anche per chi cerca i sapori italiani tradizionali. Stefania gestisce Capperi!, in Mariahilferstrasse, un ristorantino dedicato ai piatti della tradizione campana. “Facciamo arrivare gli ingredienti direttamente dall’Italia e seguiamo le ricette della nonna: la gente di Graz ci ha accolto bene e abbiamo anche tanti italiani di passaggio, desiderosi di riassaporare i piatti di casa”, racconta.  

In Nikolaiplatz da La Madonnina si può trovare dell’ottimo pesce . “Accogliamo gli ospiti con del pesce italiano e piccole coccole come il pane fatto in casa”, racconta con entusiasmo  lo chef, Mauro. Si gusta il meglio della tradizione italiana anche all’Enoteca dei Ciclopi, in Sackstraße.  “Curiamo con grande passione l’abbinamento tra i piatti e i vini, il nostro fiore all’occhiello, e puntiamo sulla tradizione italiana, spaziando dal nord al sud, sempre facendo attenzione alla stagionalità”, commenta lo chef Vincenzo Arrigo.

Al wine bar Il  Vicolo, poi, in Franziskanergasse, il foggiano Mario Donatacci ha ricreato la tradizione della pizzicheria pugliese. “Offro i migliori vini di Puglia abbinati a salumi, formaggi, sott’oli e sott’aceti pregiati. Per poi concludere con un ottimo caffè”, racconta.

Infine c’è anche un indirizzo dedicato allo shopping gourmand. “Da Gusto Italia, in Sporgasse, si trovano delizie come la porchetta di Ariccia, il pecorino romano, la mozzarella di bufala campana, l’aceto balsamico di Modena: li porta a Graz settimanalmente Cosimo Ursi, il nostro titolare”, spiega Sigrid Herler, una delle dipendenti. Per la gioia dei grazesi, che ne vanno pazzi, ma anche per gli italiani che soffrono di Schwermut, malinconia, e sognano i sapori e i profumi di casa.

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