Testimoni della Storia, premiato Ezio Mauro

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redazione

11 Giugno 2016
Reading Time: 3 minutes

Nell’ambito del Premio Luchetta

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Va ad Ezio Mauro la quinta edizione del Premio FriulAdria Crédit Agricole Testimoni della Storia, promosso dal Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta, d’intesa con i festival pordenonelegge ed èStoria.

«Per le Sue qualità di acuto e autorevole osservatore della società italiana  – recitano le motivazioni – e per le doti di equilibrio e correttezza con cui ha guidato per molti anni uno dei principali quotidiani del nostro Paese, portandolo a diventare un punto di riferimento nel mondo del giornalismo dentro e fuori i confini nazionali, merita a pieno titolo il riconoscimento del Premio FriulAdria quale “testimone del nostro tempo”».

Il premio, assegnato nelle scorse edizioni a Gianni Minà, Giovanni Floris, Lilli Gruber e Ferruccio De Bortoli, sarà consegnato giovedì 30 giugno dalla presidente di FriulAdria Crédit Agricole, Chiara Mio. E sempre giovedì 30 giugno, dalle 20.30 al Politeama Rossetti di Trieste, Mauro sarà fra i protagonisti della XIII Serata “I nostri Angeli”, evento culminante del Premio Luchetta 2016.

 

«Il Premio FriulAdria, ideato nel 2012, – spiega la presidente di FriulAdria Crédit Agricole Chiara Mio – è riservato ad un giornalista che abbia saputo raccontare in maniera avvincente ed interpretare un fatto, un periodo o un personaggio storico. Unisce in un simbolico abbraccio letteratura, storia e giornalismo, nella convinzione che eventi come Pordenonelegge, il Festival èStoria e il Premio Luchetta rappresentino un valore per tutto il territorio regionale e non solo per le singole province in cui vengono organizzati. Il Premio viene accompagnato da un tallero autentico di Maria Teresa, moneta d’argento di cui Maria Teresa d’Austria fece il punto di riferimento del sistema monetario unificato di tutti gli Stati dell’Impero asburgico. Il tallero, dal 1753 in poi, improntò di sé i mercati valutari di tutta Europa. FriulAdria Crédit Agricole sostiene le più importanti espressioni culturali delle regioni in cui opera, Friuli Venezia Giulia e Veneto, facendole crescere attraverso un suo personale apporto creativo in qualità di vero e proprio partner progettuale e non soltanto di semplice sponsor». 

 

EZIO MAURO, nato a Dronero (CN) il 24 ottobre 1948, ha iniziato la professione di giornalista nel 1972 alla Gazzetta del Popolo di Torino, seguendo, tra l’altro, le vicende legate al terrorismo politico. È poi passato a La Stampa, a Roma, come inviato di politica interna. Sempre per La Stampa ha svolto servizi ed inchieste all’estero, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1988 ha iniziato la sua collaborazione con La Repubblica, come corrispondente dall’Urss, con base a Mosca. Per tre anni ha seguito la grande trasformazione di quel Paese nel periodo della Perestrojka, viaggiando nelle Repubbliche dell’Unione Sovietica.

Il 26 giugno 1990 è tornato a La Stampa come condirettore, per poi assumere la carica di direttore il 6 settembre 1992. Nel 1994 ha ricevuto il Premio Internazionale Ischia per il giornalismo. Dal 6 maggio 1996 al 14 gennaio 2016 è stato direttore di la Repubblica. Nel 1997 ha ricevuto il Premio Internazionale Alfio Russo per il suo contributo al giornalismo. Nell’ottobre 2009 la Harvard Kennedy School, centro di formazione del personale di governo e la Nieman Foundation for Journalism di Harvard, gli hanno assegnato un encomio in riconoscimento del ruolo svolto da Repubblica «in un momento di grave pericolo per la libertà di stampa in Italia».

Nel 2011 pubblica con Gustavo Zagrebelsky “La felicità della democrazia. Un dialogo” edito da Laterza. Nel 2015 pubblica ‘Babel’ edito da Laterza, il suo dialogo sulla democrazia  con Zygmunt Bauman.

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