Nel Pordenonese agricoltura di nicchia e innovativa

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redazione

20 Luglio 2016
Reading Time: 2 minutes

Attive due nuove cooperative

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Un’agricoltura di nicchia ma innovativa insieme alla voglia di unirsi per realizzare qualcosa di prezioso per il proprio territorio: sono questi gli “ingredienti” (è proprio il caso di dirlo vista la vocazione alimentare dei progetti) alla base di due delle cooperative di più recente istituzione nel Friuli occidentale, le quali hanno aderito a Confcooperative Pordenone (in totale sono 6 le nuove adesioni da inizio 2016). Cial de Mulin a Budoia punta a valorizzare la Pedemontana e dintorni attraverso la coltivazione dello zafferano, mentre Arvali Fvg di Sacile propone tra pianura e montagna l’estrazione di oli essenziali dalle piante aromatiche. “Due progetti – ha dichiarato Luigi Piccoli presidente di Confcooperative Pordenone – interessanti sia dal punto di vista agricolo che cooperativo, dato che attraverso le coltivazioni vogliono promuovere anche il territorio in cui operano e la collaborazione sociale tra diversi agricoltori. Sono iniziative, queste, che sosterremo con convinzione, visto che ben rappresentano i valori fondanti della cooperazione”. 

Negli ultimi anni l’area pordenonese si è rivelata essere un luogo ideale per la crescita dello zafferano, pianta tipica dell’Asia e del bacino del Mediterraneo. La cooperativa Cial de Mulin, presieduta da Pietro Ianna, ha già visto l’interesse di un’ottantina di agricoltori per poter ampliare così la sua attività da Dardago di Budoia fino a Roveredo in Piano, San Quirino, Polcenigo, Aviano, Sacile e Sesto al Reghena. La coop mette loro a disposizione un supporto durante il ciclo completo della pianta: dalla fornitura dei bulbi e di particelle di terreno fino alla trasformazione del raccolto e sua vendita. Non solo: è in fase di organizzazione la seconda festa popolare Fior di Zafferano, che si terrà il prossimo ottobre, nata per unire il momento della raccolta alla promozione turistica e gastronomica. Attualmente la coltivazione si estende su 2 mila metri quadri. 

Menta, timo, rosmarino, artemisia e salvia sclarea sono invece le piante aromatiche che, una volta essiccate e conferite dai soci, la coop Arvali Fvg trasforma in oli essenziali per poi venderli anche attraverso il commercio online e gruppi di acquisto. Questi oli sono richiesti da gelaterie, distillerie e pasticcerie come materie prime per le loro creazioni, nonché da aziende di prodotti per il benessere. Presieduta da Silvio Martini, la cooperativa attualmente ha 40 mila metri quadri coltivati tra Pordenone, Cordenons, Casarsa, Polcenigo e Claut. 

La sfida più grande per le due realtà è ora quella della diffusione e conoscenza dei propri prodotti, in modo da sostenere il ciclo economico delle coltivazioni: Confcooperative Pordenone sarà al loro fianco in tutte le fasi organizzative e burocratiche attraverso i propri uffici. Lo stesso per le altre quattro cooperative nate in Friuli occidentale e che hanno aderito a Confcooperative da inizio anno, oltre il 50% di quelle che hanno aderito in tutta la regione nello stesso periodo (undici totali). “Segno – ha concluso Piccoli – di come continuiamo a essere un territorio dal dna cooperativo vivo e dinamico, tra i più attivi del Friuli Venezia Giulia”.

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