Da Gorizia ai musei internazionali, successo per “Insight”

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redazione

7 Luglio 2017
Reading Time: 2 minutes

Nel contesto del B#SIDE WAR FESTIVAL

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Per il B#SIDE WAR FESTIVAL, rassegna artistica e culturale promossa da IoDeposito Ong, si annunciano nuovi traguardi internazionaliInsight, installazione sonora dell'artista Joshua Cesa, è approdata in Namibia il 15 giugno e in Danimarca il primo luglio. Le due giornate sono state destinate all'inaugurazione di due delle sette campane che compongono l'opera, donate rispettivamente alla NAGN – National Art Gallery of Namibia e al Mosede Fort & Museum in Danimarca. Inaugurata nella galleria Bombi a Gorizia nell'estate del 2016, Insight è protagonista di un progetto internazionale, una campagna di musealizzazione delle sette stazioni sensoriali di cui l'opera si compone originariamente: le campane prenderanno dunque nuove strade, lasciando dietro di loro le proprie impronte e stimolando nuove chiavi di lettura dell'opera. Così, in continuità con l'esperienza di donazione che nel 2016 aveva interessato il museo territoriale di Dogna, la campagna si apre a una nuova rete internazionale di connessioni e partnership con realtà museali e istituzioni culturali particolarmente sensibili alle tematiche affrontate dall’artista Joshua Cesa, affini al ventaglio esperienziale del conflitto.

Il progetto porta quindi la Ong friulana IoDeposito e il B#SIDE WAR FESTIVAL oltre confine, confermandosi un caso unico nel panorama internazionale. Tra mostre d'arte, interventi artistici sperimentali, progetti di ricerca internazionali e conferenze, IoDeposito continua la propria mission attraverso la terza edizione del Festival focalizzandosi sulla Grande Guerra, indagandone i retaggi e i lasciti alla società contemporanea e al mondo delle nuove generazioni.

Insight è un’installazione sonora, un percorso sensoriale, narrativo, uditivo e visuale che mira a coinvolgere il visitatore attraverso i sensi al fine di innescare una riflessione intima e polifonica su ciò che hanno vissuto le persone direttamente coinvolte nella guerra. Partendo da testimonianze dirette dell'epoca (diaristiche e documentali del biennio 1914-1916) l'artista rielabora, per mezzo dei media propri dell'arte contemporanea, alcuni fenomeni comuni a tutti i conflitti del secolo breve riguardanti il binomio vista/udito: dagli scritti, la vista emerge come strumento illusorio, mentre l'udito come strumento atavico di salvazione. Proprio questa polarità “vista-ingannevole/udito-salvifico” è non solo la matrice dell’opera, ma anche la risorsa in grado di offrire stimoli percettivi profondi a chi la fruisce. L'installazione di Cesa – con suoni di Alessio Sorato e Lorena Cantarut – pone dunque il visitatore in contatto diretto con lo spettro esperienziale del conflitto, narrato attraverso l'approccio interattivo proposto dalle sette diverse stazioni sensoriali.

A dimostrazione del valore universale che le opere d'arte sprigionano, ciascuna delle location museali che ha voluto Insight nella propria collezione stabilmente (Danimarca, Namibia e prossimamente USA, Francia e Russia) ha riconosciuto in uno dei suoi concept sonori l'esperienza specifica del proprio territorio e delle proprie genti. «L’artista ha lavorato con testimonianze locali raccogliendo esperienze dirette» spiega Chiara Isadora Artico, presidente di IoDeposito e art director del B#SIDE WAR FESTIVAL.

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