Udine, dalla Camera di Commercio 5 milioni per le imprese

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redazione

10 Ottobre 2017
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Con risorse del proprio patrimonio

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La Camera di Commercio di Udine ha deciso di stanziare 5 milioni del proprio patrimonio per una serie di interventi a favore dello sviluppo dell’economia del territorio, partendo con 3,8 milioni per i primi otto bandi di contributi, che vanno a incidere anche in ambiti inediti, mai presi in considerazione prima, rivolgendosi da un lato alle imprese dei settori maggiormente interessati dalla crisi economica, tra cui quello delle costruzioni e dei trasporti, dall’altro alle idee innovative nei comparti cibo, vino e turismo, alle imprese che attivano percorsi di alternanza scuola lavoro, all’internazionalizzazione, alle reti d’impresa in agricoltura.

«I bandi esprimono al meglio il concetto di federalismo e autonomia ben rappresentato dalle Camere di Commercio», ha spiegato il presidente della CCIAA di Udine Giovanni Da Pozzo presentando le iniziative alla stampa.  Quattro bandi sono in partenza nei prossimi giorni e sono già pubblicati sul sito www.ud.camcom.it nella sezione contributi; altri quattro sono di prossima pubblicazione e saranno attivati entro novembre. Questi primi otto bandi avranno nel complesso un plafond di circa 3,8 milioni di euro.

Saranno poi perfezionati ulteriori interventi, fino a coprire l’intero importo di 5 milioni, con il sostegno a iniziative e progettualità per la crescita delle imprese. «Nel corso dell’anno – ha spiegato il presidente – ho voluto chiedere alle associazioni di categoria presenti in giunta e consiglio di avanzare proposte per interventi su esigenze sentite dalle imprese e che potessero stimolare l’economia. La Camera ha messo dunque a disposizione risorse proprie, fondi derivanti dall’avanzo patrimonializzato che, nel corso degli anni, si è creato grazie alla buona gestione, nonostante il taglio del 50% al diritto annuale, nostra principale e pressoché esclusiva entrata, disposto per legge negli scorsi tre anni».

Per quanto riguarda i settori maggiormente interessati dalla crisi economica, come le costruzioni, ci sono bandi di contributi (300 mila euro) che serviranno ad acquisire software specifici come il Bim (Building information modeling, metodo per l'ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite software), ma anche contributi utili ad abbattere i costi delle qualificazioni necessarie a partecipare agli appalti pubblici, per esempio, o delle certificazioni di qualità, che ne valorizzano l’attività, tutte attestazioni che, nella difficoltà della crisi, molte imprese si sono trovate costrette ad abbandonare o a non rinnovare (1,3 milioni).

Per le imprese dei trasporti ci saranno contributi utili alla valorizzazione del personale e per l’acquisizione di patenti professionali C, D o CQC e per l’acquisizione di dispositivi di sicurezza (300 mila euro). Previsti poi contributi trasversali per tutti i settori: ci sono voucher per le imprese che si impegnano a promuovere percorsi di alternanza scuola-lavoro (40 mila euro), contributi per la partecipazione a fiere internazionali delle imprese (1,2 milioni),  contributi per la nascita di nuove Pmi (400 mila euro), che copriranno al 50% la spesa ammissibile, ma fino al 70% se si tratta di nuove imprese femminili e giovanili. Ci sono contributi per sostegno a creazione reti d'impresa delle Pmi settore agricolo-agroalimentare (200 mila) e infine un Premio speciale per 5 idee innovative nei settori cibo, vino e turismo (100 mila euro, 20 mila a ciascuna idea “vincitrice”), di cui potranno beneficiare anche persone fisiche, singolarmente o in gruppo, startup e persone giuridiche. Saranno selezionate le idee che si svilupperanno nel comparto cibo, vino e turismo, con un legame con il Friuli e chiara attenzione all'innovazione tecnologica oltre che con una prospettiva di crescita nel tempo.

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