Gorizia, trasferito il patrimonio bibliografico delle Suore Orsoline

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Margherita Reguitti

6 Novembre 2017
Reading Time: 2 minutes

Chiude lo storico convento

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La Biblioteca statale isontina ha acquistato la parte più antica del vasto patrimonio bibliografico delle Suore Orsoline di Gorizia, ordine che dopo secoli di presenza in città chiude il convento e si trasferisce. Sono così entrati nei fondi della Bsi trenta cinquecentine, un paio delle quali piuttosto rare, e cinque manoscritti autografi di Giovanni Maria Marussig (Gorizia 1641- 1712). Quest'ultimi lavori, in ottimo stato di conservazione, furono redatti dal sacerdote e scrittore con la passione per il disegno, nell'ultima parte della sua vita, dal 1704 al 1708, con un'impronta storico-cronistica.

Volumetti di formato medio dalla copertina in pelle nei quali il testo vergato con grafia chiara e decorata è arricchito da vignette e disegni acquerellati, alcuni dei quali di buona fattura. Libri antesignani della contemporanea graphic novel, particolarmente rappresentativi della realtà goriziana fra Seicento e Settecento.

Sono dunque stati inventariati: “Goritia, e sua origine”, “Le morti violenti, o svbitane, svccesse in Goritia”, “Cemto meditationi sopra la Santis.a Passione”, Di Carlo Terzo in Spagna” e Goritia le chiese, collegij, conventi, cappelle”.

“Le Suore Orsoline – spiega il direttore della Bsi Marco Menato – dopo alcuni secoli di permanenza a Gorizia, chiudono il convento e si trasferiscono. È un segno da non sottovalutare: sono andati via i Gesuiti della Stella Matutina, i Salesiani del Don Bosco, e domani… sicuramente altri ordini sono in procinto di prendere decisioni pesanti e altre chiese saranno chiuse La città si va spopolando e la perdita degli ordini religiosi e più grave di quanto possa sembrare ad una prima analisi. Ecco perché, conclude il direttore, la Biblioteca, che già comprende nel suo vasto patrimonio opere di Marussig e ciquecentine, ha deciso di intervenire affinché questo prezioso patrimonio bibliografico, del quale purtroppo non esiste uno studio complessivo, non vada disperso”.

I volumi acquisiti sono già stati catalogati e ora sono disponibili per la consultazione.

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