Un ponte di musica tra Trieste e Pechino

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redazione

8 Settembre 2017
Reading Time: 2 minutes

Al via il simposio internazionale

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Ci sono tutti i presupposti per costruire “un ponte di musica” fra Trieste e la Cina: «rinsaldando – spiega il presidente del Conservatorio Tartini di Trieste, Lorenzo Capaldo – i legami con la nostra città. L'auspicio è infatti che la musica possa fungere da volano per promuovere ulteriormente l'immagine di Trieste anche alle latitudini cinesi».

La missione scatterà sabato 9 settembre, impegnando il presidente Capaldo a Pechino nel simposio internazionale organizzato dal China Conservatory of Music. I lavori del convegno, in programma fino a martedì 12 settembre, vedranno coinvolte alcune delle più prestigiose istituzioni di alta formazione musicale del mondo, da Sydney a New York, da Boston a Auckland, da Weimar a San Pietroburgo. L'obiettivo è quello di sottoscrivere l'accordo fondativo di una rete “globale” dei migliori conservatori del Mondo, nel contesto della “Global Leadership on Higher Music Education”.

Ma c’è di più: il presidente Capaldo è stato invitato anche alla fase ristretta dei lavori del simposio, quella in programma presso la Grande Sala del Popolo di Pechino, in piazza Tieanmen, il cuore politico del Paese, dove ha sede il Congresso nazionale cinese. Sarà l’occasione per avviare i primi contatti con rappresentanti del governo cinese, in vista della concretizzazione di sinergie sul piano della formazione e didattica musicale, ma anche delle relazioni culturali fra Trieste e la Cina.

La strategia di internazionalizzazione e scambi avviata dal Conservatorio Tartini si era consolidata nei mesi scorsi grazie anche alla costituzione del CEMAN – Central European Music  Academies Network, una rete di Accademie unite per il coordinamento delle eccellenze musicali di tutta Europa, della quale proprio il Tartini è capofila. Si tratta di uno strumento innovativo per la semplificazione delle modalità di mobilità di docenti e studenti tra le istituzioni e la condivisione di buone pratiche in tema di alta formazione musicale, attivata in collaborazione con l’InCE (Iniziativa Centro Europea) unitamente alle realtà operative in Austria, Bulgaria, Croazia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Serbia, Bielorussia, Moldova e Ucraina.

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