Gli alberi e la memoria

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redazione

10 Maggio 2018
Reading Time: 2 minutes

Tra Sagrado e Fogliano Redipuglia

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Natura, ricordi familiari e ricordi di una terra si uniscono in un’opera capace di tramandare nel tempo frammenti di vita comune, riproducendo artificialmente quel sistema di conglomerazione naturale, attraverso il quale la pianta fagocita l’oggetto: in Memory Trees piccoli oggetti incastonati all’interno di una resina naturale (nuova ambra) e poi innestati nei fusti degli alberi, diventano scrigni naturali di ricordi preziosi, sono anzi essi stessi chiavi dei ricordi, aprendo serrature che ci fanno accedere ad una vastità di memorie storiche, memorie familiari e personali che si intrecciano tra loro.

L’opera è di Andrea Tessari, artista e designer originario di Sagrado, legato alla storia del proprio territorio, che si ispira proprio a questa capacità intrinseca degli alberi di essere portatori di una memoria storica, e della forza primitiva che questa memoria arcaica, sapientemente conservata dalla natura, porta con sé: l’installazione traduce in chiave universale il sentire di un territorio specifico, richiamando forti immagini archetipiche, che sono comuni a tutte le culture (come quelle delle statue di Ayutthaya, custodite dalle radici delle mangrovie).

La sua installazione di land art si sviluppa attraverso un processo tipico dell’arte relazionale, tramite il coinvolgimento di cittadini e famiglie, ai quali viene chiesto di condividere le proprie memorie, conferendo all’artista piccoli oggetti cui tali memorie sono legate: l’artista li preparerà per essere incastonati nel tronco con la resina. Con l’incedere del tempo, il tronco, crescendo, assorbirà la memoria delle genti in questo modo anche in senso fisico.

Scavando nell’intimo delle persone e consegnando in custodia le loro memorie alla natura, Tessari apre nuove prospettive sul fenomeno della Prima guerra mondiale, indagandone i lasciti e i retaggi alle generazioni che oggi vivono sul territorio, preservando in modo quanto mai visibile e materico, una memoria impalpabile, in costante rischio di estinzione.

Memory Trees si propone come un’indagine visiva e sensoriale sugli esiti del conflitto, inglobata direttamente nel corpo naturale, ricostruendo, con un linguaggio poetico, le connessioni che sussistono tra il modo in cui oggi percepiamo il mondo e i fatti conflittuali del vicino ieri.

L’opera di land art sarà installata sul Carso, in prossimità della Dolina dei Bersaglieri (Fogliano Redipuglia) nel mese di maggio 2018.

L’azione artistica di conferimento degli oggetti e loro inserimento nei fusti sarà filmata nella sua interezza, e aperta al pubblico nella sua fase finale (24 e 25 maggio, in tali date, dalle 16 alle 20, saranno disponibili visite guidate gratuite con l’artista, direttamente in loco).

Saranno necessari circa 4 anni affinché l’installazione possa considerarsi del tutto ‘finita’, raggiungendo la pienezza estetica voluta dall’artista, ma la sua forza espressiva sta proprio nella capacità di modificarsi sotto agli occhi del visitatore giorno per giorno, invitandolo a un contatto continuo con l’opera stessa.

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