L’innovazione friulana si afferma in Cina

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redazione

12 Giugno 2018
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Coinvolte una decina di aziende

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In questi giorni una delegazione formata da una decina di aziende del territorio si trova in Cina per la missione-studio organizzata dalla Camera di Commercio e da Confindustria Udine, in collegamento con le attività avviate dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Con i presidenti Giovanni Da Pozzo e Anna Mareschi Danieli, nel viaggio d’affari ci sono Engen Meccanica con Cristina Mattiussi, il Gruppo Luci rappresentato da Jacopo Luci, Meccanotecnica con Nicola Collino, Mechanics srl con Giulio Fornasiere, Quin con Fabio Valgimigli, Saitel con Dino Feragotto, Serrametal con Giuseppe Vesca e The Next con Kevin Feragotto.

«L’obiettivo di questa visita ricca di appuntamenti con le massime istituzioni e realtà economiche di Pechino e Shanghai – ha commentato il presidente Da Pozzo – è conoscere un territorio in cui si stanno creando sempre più spazi di azione, con un focus puntuale sul digitale, in una sinergia fra il programma di Impresa 4.0 e il progetto Made in China 2025, lanciato nel 2015, che punta a trasformare la “fabbrica del mondo” cinese in una fucina di innovazione, di produzioni automatizzate ad alto valore aggiunto e tecnologie produttive avanzate. In questi primi incontri sono rimasto particolarmente colpito dall’apertura e dall’interesse verso le nostre piccole e medie industrie, che possono esprimere qui un grande potenziale soprattutto per le capacità di innovazione, professionalità, ecologia, qualità».

Come ha evidenziato anche la presidente Mareschi Danieli «con il piano Made in China 2025, la Cina passa dalla produzione di massa a bassa qualità a quelle tecnologicamente innovative. Cosa fare? Collaborare, perché è una grande opportunità, investendo in ricerca e innovazione per essere sempre un passo avanti a loro.  La nuova economia con il Programma Made in China 2025 aprirà le porte a molteplici opportunità bidirezionali tra i due Paesi. La Cina si sta aprendo al mercato globale: su questo dobbiamo concentrarci per cogliere subito ogni opportunità per le imprese italiane di svilupparsi in Cina. La missione in corso, per quanto riguarda Confindustria Udine, ha l’obiettivo di accompagnare e accreditare le nostre aziende nei confronti di qualificati interlocutori istituzionali e imprenditoriali cinesi».

Gli imprenditori friulani hanno partecipato a un approfondimento sulle specificità del business in Cina, anche dal punto di vista della tutela della proprietà industriale, degli investimenti, delle peculiarità doganali e della business etiquette, con un particolare focus sul sistema ricerca e sviluppo cinese, e hanno quindi cominciato gli incontri istituzionali. Innanzitutto alla China Chamber of Commerce for Machineries and Electronics, dove hanno conosciuto anche imprese cinesi, quindi alla China Chamber of International Commmerce e China Machine Tool and Toolbuilder’s Association. Dopo di che, una serie di visite ad aziende locali, tra Pechino e TianjinGiovedì il trasferimento a Shanghai, dove proseguiranno, con la collaborazione di Danieli China, gli approfondimenti con le principali autorità economiche e dell’innovazione e le visite aziendali, con particolare attesa per quella al Parco Industriale e al Data Centre. La visita a Shanghai è stata studiata anche come anticipazione dell’edizione di China InternatImport Expo (CIIE), che si terrà dal 5 al 10 novembre nel padiglione Italia al National Exhibition and Convention Center di Shanghai. Sarò un vero e proprio expo legato alle importazioni di tecnologia, beni e servizi delle aziende cinesi e l’Italia ha aderito incaricando l’Ice Agenzia di seguire l’organizzazione delle presenze italiane.

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