Progetto regionale per favorire il volontariato tra i giovani

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redazione

28 Marzo 2019
Reading Time: 4 minutes

Open Door. Conosco, Capisco, Imparo

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É stato presentato oggi il progetto Open Door. Conosco, Capisco, Imparo: percorso di avvio al volontariato di giovani tra i 16 e i 19 anni, di cui fanno parte l’associazione Mondo 2000, capofila, e altre diciassette realtà dislocate sul territorio regionale, con l’obiettivo comune di avvicinare tutti gli adolescenti (studenti e non solo) al mondo del volontariato. Oltre cinquanta i volontari impegnati nella realizzazione del progetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'evento di presentazione ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle realtà partner, del Direttore del Centro Servizi per il Volontariato del Fvg Federico Coan, della prof. ssa Annamaria Zecchia in rappresentanza del MIUR e di Roberta Sartor, Direttore del Servizio volontariato, lingue minoritarie e corregionali all'estero. Il progetto, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia tramite appositi fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (ai sensi dell'art. 72 del D-Lgs 117/2017 Codice del terzo Settore), è il primo di undici sostenuti a divenire concreto. Si avvale dello strumento del partenariato per potenziare la capacità di fare rete di associazioni, scuole, centri di formazione professionale, centri di aggregazione giovanile e centri per minori stranieri non accompagnati.

A tale scopo sarà creato un portale online che collega domanda e offerta, accessibile all'indirizzo www.open-door.it, grazie al quale i giovani potranno conoscere le opportunità esistenti per fare un’esperienza nel mondo no profit della regione: tante sono le possibilità e la varietà dell'offerta, dalla cultura allo sport, dal settore socio-assistenziale alla cooperazione.

Tutte le attività verranno realizzate con il coinvolgimento dei Coordinamenti Territoriali d’Ambito e del Centro Servizi Volontariato del Friuli Venezia Giulia per favorire una capillare disseminazione del progetto a livello regionale.

A CHI SI RIVOLGE

Il progetto si rivolge a tutti i giovani di età compresa nella fascia tra i 16 e i 19 anni. La fascia d’età prescelta è stata studiata per accompagnare ragazze e ragazzi nel passaggio dall’adolescenza alla maggiore età, favorendo anche l’integrazione di coloro che si trovano in condizioni di fragilità psico-sociale. L’iniziativa sarà un valido supporto anche per chi, al terzo anno di scuola superiore, deve iniziare il percorso di alternanza scuola lavoro. Il terzo anno di scuola superiore è un anno transitorio e propedeutico alla vera e propria alternanza, intesa come primo passo per l’inserimento nel mondo del lavoro. Al terzo anno l’alternanza viene infatti svolta in maniera più generica, per poi concretizzarsi negli anni di studio successivi.

GLI OBIETTIVI

Le attività previste mirano a creare un modello che sia replicabile e sostenibile per sviluppare un sistema di contatto nuovo tra giovani e volontariato, capace di agevolare le scuole nell’attivazione di un percorso di alternanza. Si vuole inoltre offrire alle famiglie la possibilità di supportare la scelta dei ragazzi, monitorando le diverse opportunità che vengono loro offerte e accompagnandoli verso attività di volontariato che si allontanano forse dal percorso strettamente didattico, ma che possono far emergere i reali interessi dei ragazzi.

“Ci piacerebbe essere precursori di un tipo di cambiamento che aiuti i giovani a incontrarsi in ambienti al di fuori delle classiche attività che sono abituati a fare. Il volontariato ha grande bisogno di un ricambio generazionale e l’inserimento di ragazzi che capiscano e facciano proprio questo valore diventa la chiave vincente per la costruzione di una società inclusiva basata sull’aiuto reciproco. Molto spesso si scelgono per il nostro tempo libero attività che ci appassionano ed è proprio questa passione che si può coltivare in un’attività di volontariato fino ad aiutare i giovani a trovare una loro strada nella società in cui vivono anche come sbocco lavorativo” afferma la coordinatrice del progetto Marta Vuch, rappresentante dell’associazione capofila del progetto Mondo 2000, a sua volta fondata dal Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico.

Tra i punti di maggiore interesse del progetto figurano la capacità del partenariato di fare rete, con un obiettivo comune e trasversale a tutte le associazioni di volontariato; la creazione di opportunità di conoscenza della varietà del mondo del volontariato: dallo sport alla cultura, dal sociale alla cooperazione e così via; l’obiettivo più generale, e cioè quello di mettere un “seme” nei ragazzi, affinché possa un domani germogliare.

Il progetto parte dal presupposto che i giovani utilizzano moltissimo internet e i social media: ecco perché si è scelto di creare una piattaforma web che collegherà associazioni, scuole, centri di aggregamento giovanile e ragazzi, grazie a una banca dati comune dalla quale poter attingere informazioni sulle opportunità che questo settore può dare ai ragazzi.

Il portale, reperibile all’indirizzo www.open-door.it, è in fase di integrazione ed entrerà in piena funzione nelle prossime settimane. Sarà configurato come una piattaforma di incontro tra domanda e offerta di volontariato a livello regionale. Le organizzazioni potranno segnalare le opportunità che mettono a disposizione, mentre le scuole potranno a loro volta essere informate sulle possibilità attive. Ci saranno dei meccanismi di notifica e la possibilità di vedere le offerte suddivise per zona, grazie ai dispositivi di geolocalizzazione.

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