Monfalcone verso i vertici internazionali della storia dell’arte

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redazione

28 Giugno 2019
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Allestita dal 7 dicembre

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Al maestro Lucio Fontana e ai linguaggi artistici da lui ispirati, che dagli anni Cinquanta del secolo scorso giungono sino al presente, sarà dedicata la nuova grande mostra d’arte contemporanea promossa dal Comune di Monfalcone, presentata dal sindaco Anna Maria Cisint e dall’assessore alla Cultura, Luca Fasan, e illustrata dal curatore, Giovanni Granzotto.

Un’esposizione che il Comune di Monfalcone potrà proporre nella Galleria d’Arte Contemporanea dal 7 dicembre 2019 al 29 febbraio 2020 avendo colto l’opportunità offerta dal curatore di trasferire la mostra Lucio Fontana. La sua lunga ombra, quelle tracce non cancellate attualmente allestita ad Aosta, affresco su una parte della pittura italiana contemporanea.

“Dopo l’enorme successo della mostra sul Futurismo – afferma l’assessore alla Cultura Luca Fasan – un’altra ghiotta opportunità per la città che avrà così l’occasione di poter ammirare le opere di un’altra grande corrente artistica, lo Spazialismo. Dai tagli ai concetti spaziali di Fontana, passando poi per Manzoni, Tancredi, Dova e Crippa, ammireremo un excursus in oltre vent’anni di grande messaggio culturale, ponendo così Monfalcone ai vertici internazionali della storia dell’arte”.

Partendo da un corpus di circa trenta opere di Lucio Fontana, tra tele, ceramiche e carte, attraverso un ventennio, dalla fine degli anni quaranta al 1968, la mostra cerca di evidenziare quelle tematiche che più hanno rappresentato un nuovo modo di concepire l’arte sino al contemporaneo.

“Base della strategia curatoriale, definita insieme a Leonardo Conti – precisa il professor Granzotto – è l’identificazione e l’approfondimento di quei nuclei tematici che Fontana ha posto lungo la sua parabola creativa. È proprio in un simile chiarimento che la ricerca del Maestro si mostra, per molti aspetti, come un vero proprio incipit dell’arte contemporanea, un luogo imprescindibile che, secondo molteplici declinazioni, ha ispirato alcuni tra i linguaggi artistici più importanti che dagli anni Cinquanta del secolo scorso giungono sino al presente”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È in quest’ottica che i curatori hanno identificato alcuni artisti (da Piero Manzoni a Agostino Bonalumi e Enrico Castellani, da Alberto Biasi a Gianni Colombo, da Mario Deluigi a Tancredi, da Roberto Crippa a Gianni Dova, sino a Giuseppe SantomasoEttore SpallettiNunzioBen OrmeneseSandro Martini e molti altri) attraverso i quali costruire un percorso espositivo in grado di approfondire le significative linee di ricerca e i nuclei tematici – Lo Spazialismo della pittura, I Buchi, I Tagli, I Teatrini, Fontana e il Barocco – in cui è possibile riconosce la lunga ombra di Fontana.

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