FVG, cresce l’export verso l’India

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redazione

22 Novembre 2019
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Incontro a Palazzo Torriani

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Reenat Sandhu, ambasciatrice d’India in Italia, e Binoy George, console generale d’India a Milano, sono stati ospiti oggi di Confindustria Udine, accolti dalla presidente Anna Mareschi Danieli.

Al centro dell’incontro istituzionale una panoramica sui rapporti economico-industriali tra Italia e India, con particolare riguardo anche agli interscambi commerciali del nostro territorio.

Nel primo semestre 2019, l’export del Friuli Venezia Giulia verso l’India, che ammonta a 65 milioni 212 mila euro, è cresciuto del 7,7% (media italiana +5,2%) rispetto ai primi due trimestri del 2018, trainato dalla vendita di macchinari e apparecchiature (37 milioni 430 mila euro, +0,8%) e da prodotti della metallurgia (12 milioni 219 mila euro, +11,6%).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“L’India – ha commentato la presidente Mareschi Danieli, dopo aver illustrato ai diplomatici le caratteristiche del sistema industriale e produttivo friulano – rappresenta un mercato dalle significative potenzialità, per l’ampiezza dei margini di inserimento che esso offre, e fa registrare una crescita per l’export delle nostre imprese, pur in presenza di importanti criticità. Carenza di connessioni infrastrutturali tra le città e le aree industriali, sistema bancario rigido, difficoltà ad ottenere garanzie sui crediti e complessità burocratica sono i principali ostacoli agli investimenti esteri in India. Al di là delle criticità del sistema Paese, al momento gli investimenti in India restano difficilmente approcciabili per le nostre imprese. Ciò non toglie che le opportunità siano molte e importanti anche per il nostro sistema produttivo”.

Si stima che, attualmente, siano operative oltre 600 entità legali e stabilimenti italiani in India, presenti sotto tre forme principali: sussidiarie possedute al 100%, joint ventures o uffici commerciali di rappresentanza.

Anche l’interscambio commerciale tra Italia e India è in continua crescita. L’Italia è il quinto partner commerciale di Nuova Delhi tra i Paesi UE (dopo Germania, Belgio, Regno Unito e Francia). Tra i settori strategici per l’internazionalizzazione delle imprese italiane si segnalano le infrastrutture, la meccanica e meccatronica, le energie rinnovabili, il comparto automobilistico, il settore delle tecnologie agroalimentari e dell’ICT.  Macchinari e apparecchi continuano a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al 40%; oltre un quarto delle importazioni italiane dall’India rientrano invece nella categoria tessile-abbigliamento-accessori in pelle

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